«Lavorate il sabato», vigili urbani in rivolta: braccio di ferro sui nuovi turni

Sabato 18 Gennaio 2020 di Nicoletta Cozza - Alberto Rodighiero
Il sindaco Giordani e il comandante della Polizia locale di Padova, Lorenzo Fontolan
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PADOVA - Sui nuovi turni c’è una spaccatura per il momento insanabile tra il sindaco e la Polizia locale. La decisione di Sergio Giordani di far scattare dal primo marzo il nuovo orario che prevede turni di sei ore giornaliere compreso il sabato, infatti, viene bocciata dai sindacati. E ora gli agenti minacciano di boicottare sia la cerimonia di San Sebastiano, il loro protettore, in programma per giovedì prossimo e che prevede un corteo in pompa magna dalla Basilica di Santa Giustina al Pio X in via Bomporti, sia di astenersi dal lavoro in occasione della visita del presidente della Repubblica, fissata per il 7 febbraio. Inoltre, hanno annunciato che chiederanno l’intervento del Prefetto. 
La tensione tra Palazzo Moroni e i 250 agenti in servizio in città si è manifestata in tutta la sua gravità ieri mattina al termine della riunione a palazzo Moroni tra il sindaco, il comandante Lorenzo Fontolan, il segretario generale Giovanni Zampieri, l’assessore al Personale Francesca Benciolini, il capo settore delle Risorse umane Sonia Furlana e le Rsu. L’incontro è durato appena mezz’ora, dal momento che i rappresentanti dei lavoratori, di fronte alla posizione intransigente dell’amministrazione, hanno deciso di abbandonare anticipatamente il tavolo delle trattative. A far salire i vigili padovani sulle barricate è appunto la decisione di Fontolan di modificare lo schema orario introdotto dall’amministrazione-Bitonci. Attualmente le 35 ore lavorative sono divise in 5 giorni, con turni da 7 ore. Questo significa che, aldilà della copertura dei fine settimana organizzata a rotazione, normalmente ogni vigile può contare sul sabato e la domenica liberi. Dal primo marzo, invece, si passerà a 6 giorni lavorativi da 6 ore, con la perdita del riposo il sabato. 
LA DECISIONE
Ieri, quindi, Giordani ha ribadito che l’amministrazione non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro. «Della questione abbiamo discusso più di un anno - ha spiegato - e non siamo riusciti a trovare una sintesi. Ora, quindi, si deve prendere una decisione. Il modello orario voluto dalla precedente amministrazione sottrae agenti ai servizi ordinari: nei giorni feriali ne mancano una dozzina e il sabato addirittura 50. La situazione non è più sostenibile». «Una città turistica come la nostra ha bisogno di sicurezza e non può non curare il decoro nel fine settimana in centro come nei quartieri – ha concluso -. Avere decine di agenti in meno rispetto al fabbisogno non è neppure immaginabile. Non è un caso che nessuna delle città venete abbia un modello orario come quello che ci viene chiesto di conservare». É ferma, però, anche la posizione dei rappresentanti sindacali. «Da tempo stiamo cercando di trovare una soluzione con l’amministrazione. Ora, purtroppo, abbiamo avuto la conferma di una chiusura totale – ha spiegato ieri mattina Francesco Scarpelli a nome della Rsu – Da anni garantiamo un servizio di qualità 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. Siamo anche disponibili a valutare delle possibilità per potenziare la nostra presenza nei fine settimana. Da parte del Comune a marzo dell’anno scorso ci era arrivata anche una proposta che manteneva i 5 giorni lavorativi. Poi, però, non se n’è fatto nulla. Per questo non possiamo fare altro che batterci per i nostri diritti». Giovedì prossimo, dunque, buona parte degli agenti in servizio, invece di partecipare alle celebrazioni di San Sebastiano, sarà a palazzo Moroni dove si terrà un’assemblea sindacale. A seguire sarà proclamato lo stato di agitazione e poi verranno annunciati gli scioperi. 
 
Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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