Sicurezza, in campo anche le vigilanze private: contatto diretto con le centrali operative

Sabato 22 Aprile 2023 di Gabriele Pipia
La presentazione dell'iniziativa in Prefettura

PADOVA - «Quattro occhi guardano meglio di due. Figuriamoci mille...». Il prefetto Raffaele Grassi e il questore Antonio Sbordone presentano così l’accordo siglato con tutte le agenzie di vigilanza privata attive in città per creare una linea diretta tra le centrali operative rinforzando ulteriormente la sicurezza di Padova. Il protocollo si chiama appunto “Mille occhi sulle città” ed è stato firmato ieri mattina, 22 aprile, a Palazzo Santo Stefano con in prima fila i vertici delle forze dell’ordine e i titolari delle nove agenzie private che ogni notte mettono in campo nel capoluogo oltre 30 persone. 


COSA CAMBIA
Attualmente la questura conosce in linea generale le agenzie in servizio e luoghi sorvegliati ma non esiste un canale diretto e non c’è uno scambio di informazioni in tempo reale. L’accordo prevede invece che la polizia abbia costantemente a disposizione la mappatura degli spostamenti delle auto di vigilanza privata grazie ad un sistema gps, in modo da poterle contattare in caso di necessità. Gli stessi vigilanti potranno in caso di necessità creare un contatto diretto tra la centrale operativa dell’agenzia e quella della questura.

Il tutto grazie ad una app sviluppata da una società padovana chiamata Rain Gonic e illustrata ieri dal suo ideatore Luca Potti. L’applicazione verrà installata sui telefoni cellulari aziendali dei vigilanti privati e verrà adottata anche dagli operatori della questura. 


I COMPITI
Prefetto e questore evidenziano la netta differenza tra i compiti che spettano esclusivamente alle forze dell’ordine, impegnate nella lotta alla criminalità, e tutte le altre situazioni in cui le guardie giurate potranno essere coinvolte e dare supporto. Alcuni esempi? Presenza di mezzi di trasporto o di persone sospette, veicoli abbandonati, ritrovamento di anziani o bambini in mezzo alla strada in stato confusionale, improvvisi ostacoli al traffico. «Ogni giorno e ogni notte riceviamo segnalazioni di ogni genere - ricorda il questore Sbordone -. La collaborazione con i vigilanti ci permetterà in alcuni casi di fare delle verifiche più tempestive e ci permetterà anche di gestire meglio il problema dell’alto numero di segnalazioni false che riceviamo. Le nostre pattuglie in servizio di notte sono tante ma non tantissime. Le guardie giurate sono cittadini qualificati che ci potranno dare una mano importante. È nostra intenzione anche organizzare per loro degli appositi corsi di formazione». 


IL PROGETTO
Il protocollo verrà attuato tra venti giorni e dopo alcuni mesi di iniziale fase sperimentale potrà essere esteso a tutta la provincia. In questo caso i collegamenti saranno con le centrali operative dei carabinieri e per questo ieri mattina ieri il comandante dell’Arma Michele Cucuglielli ha confermato il forte interesse per questo progetto. «Stiamo attuando una linea adottata dal Ministero dell’Interno ma siamo i primi ad utilizzare questo tipo di applicazione - sorride con orgoglio il prefetto Grassi -. La collaborazione informativa tra forze dell’ordine, polizia locale e vigilanze private si rivelerà molto utile. Devo ringraziarle per essersi messe subito a disposizione. Il fatto che tutte e nove abbiano subito aderito è un gran bel segnale». 


IL COMUNE
Per l’assessore alla legalità Diego Bonavina «Padova è una città molto sicura ma si può sempre migliorare e mettere in campo nuove azioni. Questa è sicuramente un’azione importante e intanto continuiamo con un grande lavoro di prevenzione con le famiglie, con le scuole e con le associazioni sportive dove crescono i nostri ragazzi».
 

Ultimo aggiornamento: 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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