Padova. Sidera Aurea, 22mila visitatori per il videomapping del Salone

Venerdì 23 Dicembre 2022
Sidera Aurea

PADOVA - Sono più di 22mila i visitatori che hanno assistito a Sidera Aurea, lo spettacolo di videomapping che per un mese e mezzo ha illuminato d'arte e luce l'interno di Palazzo della Ragione. Una scommessa vinta per quello che è stato il più grande progetto di videomapping mai realizzato negli interni di un sito patrimonio mondiale dell'Unesco: la grande volta affrescata di Palazzo della Ragione è infatti una delle sale pensili più grandi (e antiche) al mondo. Le proiezioni di luci e suoni del videomapping erano già state protagoniste e lo sono tutt'ora sugli esterni dei principali monumenti del centro storico durante il Natale. Quest'anno però il progetto è entrato anche dentro a Palazzo della Ragione, ricco di affreschi. E l'idea di fondo era proprio dare vita alle pitture con la tecnologia moderna, secondo quell'Umanesimo digitale che vede la tecnologia raccontare la grande arte.

Per 46 giorni di spettacoli non stop Sidera Aurea (ideata e realizzata da Odd Agency in collaborazione con il Comune), ha raccontato uno dei più importanti monumenti padovani attraverso l'arte digitale.

L'installazione è stata pensata per dare ai visitatori la sensazione di immergersi in un sistema fisico e astronomico, come all'interno di una gigantesca macchina del tempo, in un viaggio fra il presente e un magnifico passato, con una innovativa progettazione immersiva per far vivere i capolavori dei cicli affrescati del Trecento divenuti patrimonio Unesco nel 2021. «L'idea era far dialogare gli affreschi con opportunità offerte dalle nuove tecnologie - ha spiegato l'assessore alla Cultura, Andrea Colasio - Un racconto che partisse dalle tracce di Giotto per seguire poi le suggestioni astrologiche di Pietro d'Abano, due giganti dell'arte e della cultura, ricorrendo a un linguaggio nuovo e inedito. Odd Agency, anche grazie ad ampie licenze poetiche, ha tradotto la storia di questo luogo in uno spettacolo fatto di luci e suoni evocativi che ha sorpreso i tanti visitatori».
«Abbiamo avuto l'ambizione di ricostruire il dialogo fra le idee di Pietro d'Abano e le forme d'arte che da esse sono scaturite - aggiungono i creativi dell'agenzia - Attraverso l'emozione generata da un'esperienza, l'installazione ha cercato di restituire l'immenso patrimonio di storie e d'interrogativi che il Salone non smette mai di suscitare».

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