PADOVA - «L’ho spiegato chiaramente ai rappresentanti dei proprietari privati. Non lascio gli edifici di via Anelli per altri anni in questo stato, fra l’altro avendo gli enti pubblici la proprietà della metà degli appartamenti». Il sindaco Massimo Bitonci indica che la pazienza sta finendo. «All’inizio ho offerto ai 125 proprietari di consorziarsi e godere di un lotto unico con un aumento di volumetria del 30 per cento rispetto all’attuale. Un pacchetto che si poteva anche vendere in futuro. Niente. Poi ho offerto permute con appartamenti pubblici sia del Comune che dell’Ater. Solo una decina si sono presentati. A questo punto se entro qualche settimana non si chiude la vicenda e noi arriviamo al 75 per cento della prorpietà che ci consente un piano di riqualificazione andremo all’esproprio. Il Comune cioè presenterà entro l’anno un piano di esproprio per opera pubblica e poi metterà le cariche di esplosivo per demolire tutto. Da quel momento insieme al nuovo commissario Esu e all’Università realizzeremo il piano per costruire case per studenti». L’idea è che entro fine maggio i proprietari privati devono dare una risposta collettiva, altrimenti il Comune procederà autonomamente.
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