Autobus e tram, venerdì scatta lo sciopero del trasporto pubblico

Mercoledì 23 Febbraio 2022 di Alberto Rodighiero
I mezzi di trasporto di Busitalia


PADOVA - Sarà un venerdì di passione per il trasporto pubblico. In programma ci sono ben due scioperi da 24 ore. Il primo è organizzato dalle segreterie nazionali di Filt-Cgil , Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Il secondo, invece, viene promosso dai sindacati di base, tra questi, Ald Cobas e Sgb. «Fermo restando il diritto di ciascun lavoratore di aderire o meno – ha spiegato ieri in una nota ufficiale Busitalia Veneto - l’Azienda, assumendo lo specifico onere di diligenza e buona fede nel ripristinare il regolare servizio dopo lo sciopero medesimo, ha previsto, in applicazione e nel rispetto delle vigenti norme di legge e di contratto in materia, di non poter garantire alla clientela l’effettuazione delle corse in determinate fasce orarie».
I PROBLEMI
In modo particolare, per quel che riguarda il servizio urbano, il sevizio non sarà garantito dalle 8.30 alle 12.29 e dalle 15.30 fino alla fine del sevizio. Passando, invece, all’extraurbano, le corse saranno a rischio dalle 8.30 alle 11.59 e poi dalle 14.30 fino alla fine del servizio. 
CONFEDERALI
Lo sciopero dei sindacati confederali è stato proclamato per “il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) e per il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali”. 
«Dopo il precedente sciopero dello scorso 14 gennaio le aziende del settore, rappresentate dalle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav - denunciano le organizzazioni sindacali - non hanno nemmeno dimostrato la buona volontà di procedere ad una convocazione per individuare un percorso concreto e risolutivo, segno evidente della volontà di rinviare quanto più possibile la soluzione della controversia e il confronto per il rinnovo del Ccnl». 
«Alla luce di questa situazione di stallo e in considerazione delle ingenti risorse pubbliche già stanziate per il settore - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieri - è necessario che le istituzioni interessate, a cominciare dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, intervengano, anche al fine di vincolare una parte delle stesse risorse al rinnovo del Ccnl, diritto non più rinviabile per tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore». 
GLI ALTRI
«Per quel che ci riguarda, invece – ha detto, poi, Stefano Pieretti di Adl Cobas – noi manifesteremo sotto la prefettura. La situazione in Busitalia è ormai insostenibile. Alle criticità economiche dovute all’applicazione del contratto nazionale che prevede importi ridicoli per gli autisti, importi che non permettono una vita dignitosa, si somma anche una situazione legata all’organizzazione del lavoro e alla distribuzione dei turni». «Non è più accettabile che i turni delle corse urbane si articolino in tre o quattro riprese – chiude – turni che vengono comunicati solamente il pomeriggio precedente impedendo ai lavoratori di organizzare la loro vita familiare in maniera decente».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci