PADOVA - La Procura di Milano ha chiesto e ottenuto un nuovo sequestro dei beni del finanziere veneziano Alberto Vazzoler, accusato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio del denaro sporco.
All'ex dentista di San Donà di Piave residente a Jesolo, è stato sequestrato in via preventiva l'attico di piazza della Frutta.
LE INTERCETTAZIONI
Il finanziere a un amico ha raccontato di essersi arredato l'attico di piazza della Frutta, come voleva lui: «Quadri, televisioni, caminetto, poltrone e anche l'idromassaggio». Ma è sull'attico di Jesolo, che Vazzoler parla di soldi. «Mi è costato oltre mezzo milione di euro. Un botto. Ho costruito, grazie a una mia idea presa da un albergo di Napoli, una parete con mattoncini di sale rosa dall'Himalaya e l'ho tutta retro illuminata. Poi ho messo specchi ovunque».
LA VICENDA
L'ex dentista è ora indagato dalla procura di Milano perchè i giudici della Corte d'Appello di Venezia, a novembre dell'anno scorso, hanno annullato la sentenza di primo grado ai danni di Vazzoler. A Padova, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, il finanziere era stato condannato a undici anni e otto mesi di reclusione. Ma adesso è tutto da rifare. Si parte di nuovo dal primo grado che dovrà essere celebrato a Milano, luogo dove si sarebbero consumati i reati contestati. Il tutto ruota attorno a ventinove bonifici effettuati da Vazzoler verso località estere, dove si sarebbe effettivamente consumato il reato di riciclaggio. La difesa del finanziere, ha ottenuto la sua vittoria nell'indicare a Milano la sede territorialmente competente, in quanto da un ufficio postale della città lombarda sarebbe partito l'ultimo dei 29 bonifici contestati.
A MILANO
Proprio a Milano, per decisione del Gip del tribunale di Venezia, sono già finiti i fascicoli processuali relativi a Elena Manganelli Di Rienzo e Silvia Moro, rispettivamente socia in affari e fidanzata di Vazzoler, accusate di concorso nel reato associativo di riciclaggio transnazionale. La decisione dei giudici lagunari di annullare la sentenza di primo grado, dà una buona possibilità all'ex dentista di guadagnare una clamorosa prescrizione.
LE INDAGI
NISecondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore Roberto D'Angelo, il finanziere sarebbe stato al comando di una banda specializzata nel ripulire il denaro provento di evasione fiscale, e in grado di riciclare la bellezza di 118 milioni di euro tra Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia e Dubai, in un arco di tempo compreso tra il 2015 e i primi mesi del 2018. Vazzoler avrebbe dunque offerto ai suoi clienti l'opportunità di ottenere in contanti le somme depositate, al netto della provvigione che oscillava tra il 5% e il 10% del capitale.