PADOVA - Il Veneto e Padova registrano il primo caso di vaiolo delle scimmie in un residente. Si tratta del secondo in Veneto dopo la diagnosi a Verona, 10 giorni fa, di un manager lombardo. Ad averlo contratto a Padova sarebbe un giovane medico che lavora in città e che ha avuto contatti con una persona in arrivo dalla Spagna. Ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Policlinico, il medico - poco meno che trentenne e italiano - non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni sono comunque serie, con una manifestazione sintomatica giudicata importante.
Nota dell'Azienda
«L'Azienda Ospedale Università Padova rende noto che è stato ricoverato un giovane paziente con sintomatologia compatibile con il vaiolo delle scimmie, (Monkeypox MPX).
Il caso Verona
Il 24 maggio a Verona era stato sottoposto a consulto da remoto, attraverso la telemedicina, un paziente della prof. Evelina Tacconelli, primario delle Malattie infettive in Azienda ospedaliero-universitaria scaligera e docente all’Università di Verona. Insorto il sospetto che si potesse trattare del vaiolo delle scimmie, 24 ore dopo il paziente lombardo è stato visitato «in presenza» e poi subito dimesso e mandato a casa.