PADOVA - Si parte con la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid ai dializzati, trapiantati e immunocompromessi. A Padova e provincia le prime inoculazioni verranno effettuate oggi in Azienda ospedaliera e negli ospedali dell’Ulss 6 Euganea, mentre l’Istituto oncologico veneto darà il via alle vaccinazioni domani. I primi a ricevere la dose addizionale sono i pazienti attualmente in cura, su chiamata diretta dell’ente sanitario. In questa fase verranno coinvolte circa 45mila persone tra fragili, anziani delle Rsa e ultraottantenni in assistenza domiciliare.
«L’iniziativa verrà presa direttamente da parte degli ospedali - sottolinea l’Ulss Euganea in una nota - quindi l’invito per i pazienti è di attendere la chiamata. Per queste categorie di pazienti si stanno mettendo a punto anche ulteriori modalità per favorire la massima copertura vaccinale, nel più breve tempo possibile». Bisognerà attendere ottobre invece per la somministrazione della terza dose nelle case di riposo. Si parla di 37 Rsa per un totale di 4.500 ospiti.
IL BILANCIO
L’obiettivo del “rinforzo” della campagna vaccinale è di rallentare la circolazione del virus con l’arrivo della stagione fredda, abbassando il livello di ospedalizzazione per Covid. L’ultimo bollettino sull’andamento della pandemia mostra 101 nuovi casi tra sabato e domenica, oltre che un decesso. I residenti positivi al tampone salgono a 2.434. Nel giro di 24 ore si nota un picco di ricoveri in Azienda ospedaliera, con sei degenti in più, complessivamente sono in trattamento 45 pazienti. Altri 22 i positivi all’Ulss 6 nelle strutture di Schiavonia, Cittadella, Piove di Sacco e Camposampiero. In tutto il padovano si registrano complessivamente 67 pazienti. Altri 14 sono negli ospedali di comunità sul territorio.
L'ITER
Sono dieci le categorie che hanno la priorità: trapiantati di organo o di cellule staminali di cellule staminali ematopoietiche, in attesa di trapianto, in terapia a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia e Aids. Lo stabilisce l’ultima circolare del ministero della Salute. La circolare, inoltre, fa la differenza tra “dosi addizionali” e “dosi booster”. L’addizionale completa il ciclo vaccinale primario, per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria. La dose “booster”, invece, viene somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria (nel gruppo rientrano i sanitari in prima linea).
Intanto Massimiliano Pellizzari, presidente dell’Acc, è stato attaccato da alcuni No pass. Aveva pubblicato un video sui social nel quale mostrava i disagi al traffico dovuti alla manifestazione di sabato pomeriggio. «Si deve necessariamente trovare una soluzione per garantire il diritto a manifestare e quello al lavoro – dice Pellizzari – Non si può pensare di bloccare per oltre due mesi il centro storico ogni sabato pomeriggio perché tutto ciò diventa alla decima volta quasi provocatorio, creando tensioni sociali inevitabili. Gli insulti e gli epiteti ingiuriosi cerchiamo di evitarli non tanto perché urtano la mia sensibilità ma perché qualificano e di conseguenza squalificano chi li utilizza, abbassando in maniera imbarazzante il livello del dibattito».
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