Vaccini, nelle età più a rischio mancano all'appello 40mila padovani

Giovedì 3 Giugno 2021 di Mauro Giacon
Un punto vaccini

PADOVA - È la settimana più importante da un anno a questa parte. Oggi si apre la possibilità per i residenti dai 12 ai 39 anni di prenotare una dose di vaccino al portale regionale.

Eppure manca alla chiamata del vaccino una parte importante delle persone a rischio, quelle che toglierebbero il quasi dalla frase: ce l'abbiamo fatta.

IL FENOMENO
Non è un caso solo padovano ma, guardando a noi, nelle fasce d'età più a rischio, dai 60 ai 90 anni per intenderci, ci sono ancora 40mila persone che non hanno fatto nemmeno una dose di vaccino. Le occasioni non sono mancate e non mancano tutt'ora, le prenotazioni continuano. Ma da oggi chiunque cerchi un posto dovrà vedersela con la carica dei 260mila, compresi fra i 12 e 39 anni che cominceranno a vaccinarsi il 24 giugno e andranno avanti fino al 4 agosto. Dunque aumenta la difficoltà di prenotare e si rischia di rimandare molto in là la prima dose.

I SESSANTENNI
Il problema maggiore sta nella fascia dei sessantenni. Cos'è successo? Distrazione? Non si può credere. Diffidenza? Già meglio. Il fattore Astrazeneca qui ha avuto la sua parte. Ma la chiamata per questa classe è cominciata due mesi fa. Eppure diversamente dai 50enni che sono la classe che finora ha risposto in maniera massiccia, non è esplosa. L'adesione alla campagna vaccinale si muove, ma lentamente, c'è bisogno di una spinta ulteriore.
«Comunque i risultati per noi sono sorprendenti in positivo, quasi non ce lo aspettavamo» commentano all'Ulss 6. «Certo non potevamo pensare di avere il 100 per cento di adesioni». L'obiettivo è l'immunità di gregge, quel 70-80 per cento di popolazione immunizzata ancora lontano da raggiungere. Ma è solo vaccinando tutti che il virus perde forza ovvero trasmissibilità. E a questo ritmo di vaccinazione il rischio è di trovarsi in autunno con ulteriori casi nelle fasce d'età che hanno avuto la mortalità maggiore. E di aumentare di nuovo i ricoveri in corsia.
A questo punto occorre un piano di recupero coinvolgendo i medici di famiglia facendo dialogare le piattaforme regionali e quelle loro, in modo che possano tracciare tutti gli assistiti che non hanno aderito alla campagna. I medici intanto continuano a fare le seconde dosi ma non sono più stati coinvolti nella campagna da un mese.

GIOVANI DECISIVI
Se avremo molti nuovi casi in autunno dipenderà solo da loro, i giovani, decisivi nel contagiare i più vecchi. Per questo è necessario più che mai partire adesso. Vincere o perdere la battaglia sul virus dipenderà dalla percentuale di raggiunti in queste fasce d'età. E già si nota un certo distacco nei quarantenni, che hanno 24mila posti a disposizione e fino all'altro giorno ne avevano occupati 6mila. Perchè più si abbassa l'età più aumenta l'inconsapevolezza. Di mezzo mettiamoci le vacanze da far incastrare e pure una legittima psicosi in genitori che fino a ieri non pensavano di vaccinare un figlio dodicenne.
L'apertura è urgente anche perchè la corsa al vaccino in queste settimane si è stabilizzata, ma verso il basso. Ulss 6 e Azienda ospedaliera hanno una macchina capace di 9mila se non 10mila vaccini al giorno. La media degli ultimi giorni è meno di 5mila. Le code sono scomparse. Anche così va letta l'impellenza di aprire in modo generalizzato, non si può rimanere con le fiale in mano quando ne sono previste 140mila per giugno. La risposta la avremo proprio nelle prossime ore, valutando il tasso di adesione.

I COMUNI
Intanto continua a migliorare la situazione nei comuni. Sono 46 quelli senza nemmeno un caso, quasi metà. L'ultimo dato relativo ai territori riguarda la settimana dal 17 al 23 maggio e conferma che Padova è da fascia bianca, cioè senza restrizioni. I casi registrati in sette giorni sono stati 252, con un'incidenza di 27 ogni 100mila abitanti (le limitazioni vengono tolte a 50). Alcuni comuni come Anguillara nella Bassa scontano ancora i numeri alti delle scorse settimane mentre salta all'occhio il caso di Barbona, 621 abitanti, che ha 3 casi. Ma per i parametri ha un tasso di incidenza che dovrebbe consigliare di chiuderla come a Vo'.

IL BILANCIO
Resta basso il numero dei nuovi contagi: sono stati 23 nelle ultime 24 ore. Scendono ancora i casi attualmente positivi, 1.224. In città 39 ricoverati, di cui 6 in terapia intensiva. In provincia 42 di cui 8 gravi. Nessun decesso.

Ultimo aggiornamento: 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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