Dal picco di 10mila a sole 700 vaccinazioni al giorno, l'ospedale lascia i padiglioni della Fiera

Venerdì 17 Settembre 2021 di Mauro Giacon
Le lunghe file all'esterno sono scomparse da tempo, il centro vaccinazioni alla Fiera di Padova chiude
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PADOVA - La campagna vaccinale rallenta. Proprio quando ci sarebbe bisogno dell’ultimo colpo d’ala per mettersi in sicurezza sono gli indecisi (o renitenti) a far segnare il passo. Sono passati i tempi in cui l’Ulss 6 vaccinava 10.644 persone al giorno esprimendo tutto il suo potenziale specialmente con i padiglioni 6 e 8 della fiera che lanciati al massimo della potenza avrebbero un potenziale di 13mila dosi. L’altro giorno invece al padiglione 8 gestito dall’Azienda ospedaliera sono entrati in 700. Di questi solo 73 erano alla prima dose. Con questi numeri l’Azienda ha deciso che il padiglione chiuderà il 30 settembre. Il costo non è irrilevante, nè per l’affitto nè per il personale. 
IL PROBLEMA
Il fatto è che ormai la campagna vaccinale è arrivata a un punto di stanca. Chi doveva fare il richiamo della seconda dose sta finendo. Ricordiamo che si è andati a scaglioni: dal grande balzo, quello in cui hanno cominciato a chiamare i cinquantenni in giugno fino ai ragazzi dai 12 ai 25 anni dal 13 agosto. C’è stata una grande risposta anche ad agosto basti pensare che dal 15 luglio al 27 agosto in dodici giorni si sono vaccinate 85mila persone.
All’inizio di settembre erano sulle 5mila al giorno, poi questa settimana il calo, dalle 3.500 in giù.

E le prime dosi sono andate a picco come si vede nel grafico. Appena 10.642 negli ultimi dieci giorni. Di questo passo con 164mila persone da coprire ci vorrebbero cinque mesi. In questi giorni chi entra sono ragazzini della scuola e qualche operaio che ha paura di essere lasciato a casa. Categoria questa che forse potrebbe aumentare da qui al 15 ottobre. Questo aspetto dunque ne sta facendo emergere un altro, la consistenza dello zoccolo duro che appare più alta del previsto, il 19 per cento. Con la variante Delta in piena circolazione bisognerebbe raggiungere almeno la soglia del 90 per cento per non impensierire il sistema sanitario.


L’ANALISI
Il professor Stefano Merigliano davanti ai numeri sospira: «Ci sono due donne incinte intubate che rischiano di perdere la vita e il bambino perchè non si sono vaccinate. Dall’altra parte nessun vaccinato muore più. E anche quando arrivano dei novantenni con scompensi cardiaci scopriamo per caso che hanno il covid perché sono asintomatici già vaccinati».
«Dunque chi non si vaccina si ostina a non capire che ormai fa del danno prima di tutto a sè stesso perché per fortuna la percentuale di letti occupati rimane stabile e l’infezione sta diminuendo. Non solo, il 97 per cento dei vaccinati non prende il virus. Purtroppo adesso fra i non vaccinati sono rimasti coloro che accampano le scuse più becere, dalla cospirazione al fatto che non possiamo permetterci il costo della dose. Ma è proprio questo il punto: la loro libertà finisce dove inizia la mia e io ho il diritto di vivere in sicurezza».
Con il green pass anche? «Certo, non è un limite alla libertà ma proprio il suo contrario, la garantisce laddove non può arrivare la vaccinazione obbligatoria. E nello stesso tempo la amplifica. Inoltre è un passaporto vaccinale per stare tranquilli in ogni dove, a cominciare dal ristorante. E poi scusi, in certi Paesi ancora oggi se non hai la certificazione antivaiolo non entri. Dunque?» Esiste il tampone. «È l’illusione di non essere positivo che dura poco.
LA TERZA DOSE
Intanto l’Ulss 6 sta organizzando la somministrazione della terza dose che partirà entro la fine del mese. Saranno chiamati direttamente negli ospedali i soggetti più fragili, i trapiantati, gli immunodepressi, gli anziani con patologie. Più delicato il tema delle rsa dove si dovrà tenere conto del calendario delle seconde dosi quindi ci vorrà qualche mese. Per arrivare a novembre con l’apertura agli ottantenni che sono 69.038. I sanitari a loro volta dovrebbero essere vaccinati fra la fine dell’anno e l’inizio del 2022. Infine da ottobre inizia la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. E non è detto che questo vaccino non si possa fare insieme alla terza dose.

 

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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