Vacanze all'estero: dopo la Croazia, altri 8 ragazzi tornano a casa col Covid da Corfù e Malta

Martedì 11 Agosto 2020 di Elisa Fais
Vacanze all'estero: dopo la Croazia, altri 8 ragazzi tornano a casa col Covid da Corfù e Malta
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PADOVA È allerta contagio a Due Carrare, dove una ragazza rientrata da una vacanza all’estero è risultata positiva al coronavirus. Ora si teme anche per la compagna di viaggio, un’altra giovane che nelle scorse ore ha dovuto sottoporsi al tampone. Entrambe in questo momento si trovano in isolamento domiciliare. Il sindaco Fabrizio Moro, contattato nel merito, conferma i casi di positività registrati a Due Carrare e in una lettera rilanciata su Facebook invita tutti i cittadini a prestare attenzione. «Alcune persone sono risultate positive al Covid-19 – scrive il primo cittadino Moro – e altre sono in isolamento domiciliare. Si raccomanda a tutti, e in particolare ai giovani, di osservare le pratiche di igiene pubblica».

Nel padovano preoccupa sempre più l’aumento di casi di rientro dalle vacanze: oltre al cluster dall’isola di Pag in Croazia, la lista si allunga con altri otto giovani provenienti da Malta e Corfù. Lo ha reso noto ieri l’Ulss 6 Euganea attraverso il Dipartimento di Prevenzione, che in queste ore darà maggiori dettagli sulla situazione Covid-19 attraverso un aggiornamento in diretta Facebook da via Scrovegni. Si segnalano cinque ragazzi padovani positivi di rientro da Corfù, più un caso secondario loro contatto. E tre positivi tornati da due diversi viaggi a Malta: un giovane dopo un viaggio-studio, e gli altri tre dopo un viaggio-vacanza. Tutti mostrano sintomi lievi della malattia, sono in buone condizioni di salute e non sono ricoverati in ospedale. Intanto si allarga il focolaio legato al già noto viaggio di Maturità organizzato a Pag: i padovani contagiati sono saliti a nove su tredici partecipanti totali, più un caso secondario ovvero il contatto di uno dei viaggiatori positivi. Nelle ultime 24 ore sono stati individuati dodici nuovi casi di coronavirus. I positivi al tampone attualmente sono 253 e tra questi 12 sono ricoverati in ospedale, mentre 241 sono in quarantena a casa. Si trovano in isolamento domiciliare anche 618 contatti a rischio dei positivi e altri 381 viaggiatori in via preventiva. Sono circa una ventina i focolai individuati nel padovano da giugno a oggi.

A destare maggiori preoccupazioni è stata la commemorazione funebre celebrata dalla comunità camerunense lo scorso 4 luglio al parco Fenice, dove risultano 32 positivi su 200 partecipanti.

A metà luglio è scattato l’allarme al Maap di corso Stati Uniti, il primo a risultare positivo è stato il titolare del bar all’interno del mercato ortofrutticolo. In pochi giorni sono stati eseguiti 600 tamponi a facchini e collaboratori che hanno dato esito positivo in sedici casi, inclusi i familiari del barista. L’indagine epidemiologica ha ricollegato alcuni casi di positività del Maap alla commemorazione funebre. Lo stesso vale per la casa di riposo Bonora a Camposampiero, dove tre operatori sanitari camerunensi sono risultati positivi. Una 95enne ospite è stata contagiata e nella notte tra il 30 e il 31 luglio è deceduta nel reparto di Malattie infettive di Padova a causa di complicazioni respiratorie. Altro focolaio riguarda la cooperativa Orizzonti – Edeco che gestisce la struttura per richiedenti asilo e rifugiati a Cona, con cinque casi positivi tra gli ospiti e altri sei contatti secondari. Continua il monitoraggio a Padova Nuoto, dove sono stati registrati cinque casi di positività in bambini tra i sei e i dodici anni, tutti frequentavano il centro estivo organizzato nelle strutture in zona Paltana. La piscina rimane comunque aperta al pubblico, in quanto l’area in cui si svolgevano i corsi estivi era ben delimitata. E’ stato travolto da un’ondata di contagi anche il magazzino logistico Sda di Limena, che lo scorso 21 luglio ha dovuto chiudere per 32 dipendenti positivi al tampone. Stessa sorte anche per undici collaboratori della Clesp, azienda in via del Progresso che distribuisce libri scolastici e di varia. La campagna di screening sui contatti stretti ha dato esiti positivi anche per sette casi secondari al focolaio Clesp. E’ fortunatamente rimasto isolato il caso di Covid all’interno dei frati della basilica di Santa Giustina, che fino al 31 luglio ha bloccato in via precauzionale l’attività all’interno del monastero. Quindici persone si sono sottoposte al tampone e l’esame ha dato esito negativo in tutti i casi.

Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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