SELVAZZANO Mentre quasi ovunque si discute sul decreto, c'è chi tira dritto senza perdere tempo.
LA STAGIONE
A decidere l'obbligo della Certificazione verde Covid-19 è stata la stessa società sportiva in vista dell'avvio della nuova stagione di allenamenti e gare. Saranno 80 fra allenatori e dirigenti a dover mostrare il Green Pass per scendere in campo ad allenare in una stagione impegnativa dove sono richieste maggiori attenzioni in tutti le categorie. Quest'anno, ad esempio, le ragazze della pallavolo giocano nel campionato di serie C, un livello appena sotto quello professionale dove le prescrizioni da seguire e i protocolli sono rigidi, e la società vuole essere pronta, ma la volontà dell'Usma è anche quella di voler per prima trasmettere serenità e sicurezza alle famiglie dei propri ragazzi.
LA POSIZIONE
«La società ha ritenuto indispensabile adottare ogni misura a tutela degli atleti che cominceranno a breve la nuova stagione sportiva - ha spiegato il presidente Giampaolo Peccolo - e quindi a prescindere dalle prescrizioni che verranno adottate, e da ogni eventuale differenziazione che fosse prevista dal Governo tra attività all'aperto e indoor, abbiamo deciso di imporre fin da subito a tutto il nostro staff tecnico e dirigenziale il possesso del Green Pass».
«Il Paese sta facendo ogni sforzo per non tornare alla chiusura delle attività sportive continua Peccolo -, e noi vogliamo mandare un chiaro messaggio di impegno per la promozione della cultura della sicurezza. Gli allenatori sono sempre un riferimento per gli atleti: in questo modo hanno un motivo in più, e molto valido, per esserlo ulteriormente».
L'ESEMPIO
Fra i primi a vaccinarsi Andrew Feltre, allenatore della prima squadra di calcio. «Una decisione presa ancora qualche mese fa sia per lavoro e sia per la mia passione da allenatore - ha commentato -, siamo fiduciosi nell'avvio della nuova stagione sportiva, gli impegni sono tanti, e sono convinto che con questa decisione della società si possa garantire maggiore sicurezza e serenità alle famiglie di tutti i nostri atleti». E per quanto riguarda gli atleti la società precisa che si atterrà alle norme che verranno emanate e ai protocolli che saranno rilasciati dalle rispettive federazioni, nella stretta osservanza. Insomma, ai ragazzi e alle ragazze il Green Pass sarà richiesto nel momento in cui saranno le normative sanitarie a imporlo.
A maggio dell'anno scorso, dopo il lungo lockdown, l'Usma Caselle è stata fra le prime società sportive padovane a riprende gli allenamenti. Dopo mesi di sedute a distanza, con gli allenatori impegnati in video a tenere in forma gli atleti con esercizi e giochi adatti al loro sport, la voglia di calcare nuovamente l'erba e il campo è stata tanta. Lo staff si è messo subito al lavoro per permettere ai propri ragazzi di tornare ad allenarsi trovando, anche in questo, un po' di normalità. E ora la polisportiva ha avviato anche un progetto che mira a sviluppare modalità educative e comunicative per contrastare il linguaggio violento (Hate speeching) nello sport di base. Un progetto finanziato dall'Unione Europea, concepito internamente ad Usma, che accompagna i propri atleti passo passo.