Effetto-Unesco sulla città d'arte, i siti Urbs Picta presi d'assalto dai turisti

Domenica 22 Agosto 2021 di Nicoletta Cozza
Sindaco e assessore alla Cultura in Cappella degli Scrovegni

PADOVA - L’effetto-Urbs Picta si vede già. E in maniera significativa in tutti i luoghi dell’itinerario proclamato Patrimonio Mondiale dell’Umanità, compresi quelli meno conosciuti. A meno di un mese dal conferimento del sigillo Unesco, infatti, gli otto siti sono stati presi d’assalto da turisti, fra i quali moltissimi stranieri, richiamati appunto dall’eco a livello mondiale che ha avuto la designazione avvenuta in Cina.
Andrea Colasio, assessore alla Cultura, nonché promotore della costruzione del lungo percorso iniziato nel 2009 e che ha portato adesso al raggiungimento dell’obiettivo, in questi giorni ha effettuato vari sopralluoghi, constatando la massiccia presenza di visitatori ovunque.
La Capella degli Scrovegni, ma questo era scontato, è piena tutti i giorni e in ogni ora, e i biglietti sono esauriti fino a metà settembre.

La novità, invece, è rappresentata da Palazzo della Ragione, dove i visitatori sono più che raddoppiati, con un incremento del 104%, e con una media quotidiana di 450 ingressi. Un boom, poi, ha fatto registrare pure l’Oratorio di San Michele, scrigno bellissimo ma poco noto persino ai padovani, dove l’altro ieri nel giro di mezzora si sono presentate venti persone, provenienti persino dalla Russia e dal Congo. E anche il Battistero del Duomo è praticamente sempre al massimo della capienza, tant’è che in qualche momento della giornata si formano code sul sagrato, perchè all’interno non possono sostare contemporaneamente più di 20 ospiti.


IL SUCCESSO
«Sono rimasto favorevolmente colpito - ha commentato Colasio - nel vedere tutti questi turisti in visita nei nostri “gioielli” diventati di recente Patrimonio Unesco. Un effetto straordinario che era comunque immaginabile. Un successo con numeri-record si sta registrano in Salone, tanto che gli operatori che lavorano lì sono entusiasti di vedere un afflusso pressoché ininterrotto. Certo, il fatto che, condizionata dal Covid, la gente preferisca per le vacanze le mete italiane piuttosto che quelle estere, incide, ma la proclamazione Unesco è stata la chiave di volta per far arrivare così tante persone. E comunque questi sono dati destinati a breve a far registrare un’ulteriore impennata, in quanto a settembre scemerà l’interesse di chi ora sta optando per mare e montagna, a vantaggio delle città d’arte come la nostra, che a tutti gli effetti sta diventando una delle destinazioni più ambite in virtù del sigillo Unesco».


PIANO TRIENNALE
L’obiettivo adesso è di andare a pieno regime nel giro di tre anni, dirottando il 10% dei visitatori della Cappella degli Scrovegni, che sono 350mila l’anno, nelle altre tappe del percorso trecentesco. «In 3-4 anni staccheremo 35 mila biglietti per queste ultime - prevede Colasio - per arrivare a 50mila in un lustro: ottenere tale risultato vorrà dire essere riusciti a cambiare Padova e aver dato un incremento notevolissimo all’indotto. Un contributo significativo sarà dato dall’introduzione del biglietto unico con l’Urbs Picta card, disponibile pure in formato digitale, proposta in tre vantaggiose declinazioni. Per i turisti potrà avere validità da 48 o 72 ore, al costo rispettivamente di 28 e 35 euro, che include pure l’utilizzo dei mezzi pubblici, con le opzioni pensate per trattenerli almeno 3 giorni, tant’è che gli operatori stanno già creando pacchetti per i soggiorni. Per coloro che risiedono a Padova o in provincia, invece, la card è venduta a a 25 euro, che scendono a 21 scorporando la Cappella degli Scrovegni, ed è utilizzabile nell’arco di 6 mesi. Contiamo di venderne 15 mila in sei mesi inizialmente, per arrivare poi appunto a 35 mila in un triennio».


IL CASTELLO DEI CARRARESI
Intanto prosegue il cantiere per il recupero del Castello dei Carraresi, epicentro dell’itinerario dell’Urbs Picta. Nei giorni scorsi Colasio e il Sovrintendente Fabrizio Magani si sono trovati d’accordo nel decidere che le pareti interne dell’ex struttura penitenziaria non vengano coperte da intonaci, ma rimangano le antiche pietre faccia a vista. «L’insieme è davvero emozionante - ha commentato l’assessore - anche perchè per il pavimento è stato realizzato con un cemento-resina grigio scuro che valorizza i muri rossicci. Entro due anni contiamo che il lato sud sia ultimato e poi resterà da sistemare quello a nord, ma sono fiducioso che le risorse necessarie si troveranno tra i fondi importanti di cui Padova è destinataria». «Questo - ha concluso - sarà un luogo magico, unico in Europa, che susciterà grande emozione nei visitatori, i quali potranno trovare da un lato il museo del design e dell’arte contemporanea, e dall’altro una sezione dedicata al Trecento, il periodo padovano protagonista della proclamazione Unesco: nei depositi museali, infatti, c’è un notevole quantitativo di oggetti, tra cui quadri, vasi e statue di quel periodo, molti dei quali sette secoli fa si trovavano all’interno del Castello dei Carraresi, che diventerà il punto di snodo dell’Urbs Picta, unico per rilevanza turistica e culturale».

 

Ultimo aggiornamento: 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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