Turismo, prenotazioni al 10% in vista dell'autunno: resta l'incognita Green Pass

Sabato 31 Luglio 2021 di Serena De Salvador
Cappella degli Scrovegni - I turisti ammirano gli affreschi di Giotto

PADOVA - Dopo il 2020, annus horribilis della pandemia che ha messo in ginocchio il settore turistico, e dopo i primi mesi del 2021 ancora piagati dal Covid, l’estate e l’autunno sembravano poter imprimere finalmente un segnale di ripresa al comparto degli hotel padovani.
Il mese di luglio era partito bene, con un 45,5% di camere prenotate in città e una media del 50-55% nella zona termale. Numeri ancora lontani da quelli degli anni scorsi (con una media annua provinciale di 1,8 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze tra 2017 e 2019) ma che avevano lasciato sperare in un agosto e un settembre in cui tirare un sospiro di sollievo, nonostante questi mesi siano considerati stagione medio-bassa sia per il capoluogo che per le Terme Euganee.
A complicare non poco le cose ha però pensato il Green Pass che, a causa dell’incertezza normativa tra l’annuncio e l’effettiva applicazione, sta generando una pioggia di chiamate da parte dei clienti alle strutture e le prime cancellazioni.


L’ESTATE
Questo luglio si può considerare uno spartiacque per il turismo padovano. Nella città del Santo sono state occupate in media il 45,5% delle stanze d’albergo, con aumenti del 55% nei weekend e fino al 60% nella settimana dal 19 al 25 (dati Osservatorio H-Benchmark su un campione di 12 strutture e 850 stanze, ndr). Per lo stesso campione, nel 2020 la media era di meno del 20% e nel 2019 era del 71%. Alle terme invece nei fine settimana si è arrivati a un 75% di camere occupate e al 35-40% nei giorni feriali.
Numeri che hanno fatto sperare in una serie di conferme per i prossimi mesi, viste le prenotazioni che sono già arrivate.

Nelle strutture termali l’auspicio di Federalberghi Terme Abano Montegrotto era mantenere per agosto e settembre una capienza quotidiana costante almeno del 65%. A Padova il Consorzio Turistico Dmo prospettava per agosto un 12,6% di stanze già prenotate, un 13,9% per settembre e un 10% per ottobre prossimo, con possibili aumenti legati in particolare al turismo business, a fiere e manifestazioni del periodo autunnale e, naturalmente, all’ingresso di Urbs Picta nel patrimonio Unesco.


L’EVOLUZIONE
Dopo diciotto mesi difficilissimi per l’intero settore in cui tutte le strutture, dagli hotel di lusso alle pensioni e bed&breakfast, hanno sofferto per sopravvivere, erano dunque molte le speranze di una ripresa in qualche modo definitiva dopo l’estate 2021. A gettare però nuovo scompiglio dopo la lunga sequenza di decreti, norme e chiusure è stata la notizia dell’introduzione del Green Pass dal 6 agosto. Tra gli effetti più immediati e tangibili sul comparto turistico c’è stata la tempesta di telefonate ed e-mail agli alberghi da parte dei clienti alla disperata ricerca di delucidazioni e informazioni. Molti avevano l’intenzione di prenotare un soggiorno nei prossimi mesi, molti altri lo avevano invece già fatto. E le disdette sono state inevitabili. 
Per il momento le percentuali sono contenute, ma va sottolineato che un numero elevato di prenotazioni vengono oggi effettuate attraverso motori di ricerca e piattaforme web che offrono cancellazioni gratuite e non richiedono caparre e che dunque non sempre figurano nelle statistiche. Inoltre a dominare adesso sono le prenotazioni “last minute”, effettuate solo pochi giorni prima della vacanza e perciò difficili da prevedere.
Di fatto sia alle Terme che a Padova i soggiorni cancellati si attestano sul 5%, soprattutto per inizio settembre e in questi ultimi giorni di luglio dopo l’annuncio del Green Pass obbligatorio.

Ultimo aggiornamento: 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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