Meno fanghi, più benessere: ecco il turismo del week end

Domenica 10 Dicembre 2017 di Gabriele Pipia
Meno fanghi, più benessere: ecco il turismo del week end
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ABANO TERME - «Se penso a chi è passato per questa zona nei decenni passati, mi vengono i brividi. Marcello Mastroianni e Sophia Loren, Dino Zoff e il gioielliere Bulgari. Qui non c'è solamente un'acqua speciale. Qui si respira anche la storia». Valentina ha 32 anni, lavora alla reception di un hotel di Abano e sul muro dietro di lei sono appesi i quadri che raccontano l'epoca d'oro del bacino termale, quando ai piedi dei colli euganei arrivavano divi del cinema e grandi sportivi, politici e imprenditori. Leggenda vuole che al mitico hotel Orologio siano passati, di nascosto, anche Richard Nixon e Ronald Reagan. 

Valentina non ha fatto in tempo ad emozionarsi davanti a quei personaggi, ma oggi dalle sue parole traspare tutto l'orgoglio di chi fa parte del bacino termale più grande d'Europa.  Qui il turismo è iniziato nel secondo dopoguerra registrando un boom tra gli Settanta e Novanta. Oggi il bacino è ancora un punto di riferimento (e il sold-out sfiorato in questo fine settimana lo dimostra), ma è cambiato profondamente il trend turistico: fino agli anni Duemila prenotavano soprattutto stranieri (con punte pure del 75% sulla clientela totale) mentre oggi gli italiani sono in maggioranza. Al tempo stesso gli albergatori hanno puntato sempre più su una seconda vocazione: non solo i lunghi periodo di fango e balneo-terapia, ma anche i weekend improntati su benessere e bellezza. Ed è cambiata anche l'età-media, oggi più giovane. Una nuova filosofia che sta dando buoni risultati, anche se gli storici operatori del settore avvisano: «Non si dimentichi mai la vocazione originaria. Se siamo diventati famosi, è grazie alle proprietà benefiche delle nostre acque»...
 
 
Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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