Treni cancellati, l'ira dei pendolari. Il caso della stazione lasciata al buio dal 2020 e preda dei vandali

Giovedì 12 Maggio 2022 di Luca Marin
Rete ferroviaria, proteste per la Bassano Padova

VILLA DEL CONTE - I pendolari dell'Alta Padovana e del Bassanese sono esasperati per i continui disagi che riguardano le linee ferroviarie che collegano Bassano del Grappa con Padova e la Padova-Montebelluna-Belluno. Ieri e martedì scorso sono state due mattinate di passione per gli utenti a causa dei disservizi registrati, come ha evidenziato Stefano Miotti, referente del comitato dei pendolari dell'Alta Apples. Martedì è stato cancellato il treno delle 6.50 da Camposampiero a Padova alle 7.14; ieri è stato cancellato il treno delle 6.57 da Cittadella a Bassano alle 7.16 e soppresso il regionale da Bassano a Padova alle 7.40 per un guasto ad un passaggio a livello.

LA PROTESTA
«In tutti questi casi spiega Miotti - sono stati pesanti i disagi per coincidenze saltate, ritardi a scuola e lavoro per diverse centinaia di persone. In questo quadro - prosegue il referente dei pendolari - una particolare nota di demerito è riservata alla stazione di Villa del Conte dove il parcheggio comunale di accesso ha l'illuminazione fuori uso dalla fine del 2020. Nonostante le nostre varie segnalazioni all'amministrazione comunale competente per questo problema e un'interrogazione dell'opposizione dello scorso 19 aprile, l'area interessata resta immersa nelle tenebre. Purtroppo - è l'amara conclusione di Miotti - è assai probabile che la perdurante mancanza di illuminazione abbia favorito il grave episodio di vandalismo che a metà febbraio ha colpito la stazione.

Naturalmente i pendolari hanno subito segnalato a Rete Ferroviaria i danni alle strutture dell'immobile, ad oggi ancora ben visibili, ma nulla è stato riparato».

Villa del Conte, stazione dimenticata. Senza illuminazione, vandalizzata anche di recente

I VANDALI
Tre mesi fa ignoti malviventi avevano approfittato del fatto che nell'area della stazione non ci sono telecamere, in zona c'è solo una casa (l'ex dimora del custode), ora abitata da una famiglia di extracomunitari, e da 20 anni qui non lavora nessun ferroviere, per effettuare un raid che ha causato danni modesti ma indispettito parecchio i pendolari e gli amministratori locali. La bravata, ultima di una serie, ha visto obliteratrici rotte, il vetro della porta della sala d'attesa sfondato e il danneggiamento della vetrina degli avvisi. Ad onor del vero le bravate di gruppi di ragazzini non erano nuove, sia in stazione che nel territorio comunale.
I disagi ferroviari, comunque, non finiscono qui. Sempre ieri mattina alla stazione di Villa del Conte anche il monitor degli orari ferroviari era spento. I pendolari dell'Alta Padovana sono a dir poco scocciati per i continui disagi e le promesse non mantenute dalle ferrovie. «Rfi aveva promesso di ridurre a 50 minuti da un'ora e 4 minuti il tempo di percorrenza tra Bassano e Padova a seguito dell'elettrificazione della linea ma le cose non sono cambiate - conclude Miotti -. Anche l'adozione del biglietto e abbonamento unico-integrato treno-bus giace in uno stallo pluriennale che si desta solo in occasione della campagna elettorale regionale. Siamo stanchi e viviamo una situazione che si commenta da sola».
 

Ultimo aggiornamento: 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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