TREBASELEGHE - Furto in abitazione l’altro giorno in via Fossaltina a Trebaseleghe. I ladri sono entrati in azione a cavallo tra le 14,30 e le 16,30. A riferirlo è stato ieri Michele Santinon, 23 anni, che vive con i genitori. «Sono uscito per andare dalla mia ragazza alle 14,30 - ha raccontato - mio padre è rientrato due ore dopo e ha trovato la casa visitata dai ladri». Michele, che lavora in una nota catena di supermercati, è su tutte le furie: «Hanno messo a soqquadro tutti gli ambienti. Abbiamo trovato il disastro in casa. Cassetti e armadi ribaltati. Hanno portato via del contante e qualche collana di mia madre, ma si sono lasciati alle spalle una scia di danni».
A cominciare dalla porta d’ingresso lato cucina che è stata forzata con attrezzi da scasso per fare irruzione. I ladri con tutta probabilità hanno atteso che l’abitazione rimanesse disabitata per entrare in azione.
«Non hanno toccato televisioni e computer - ha proseguito Michele Santinon - volevano refurtiva da piazzare facilmente e soldi. Adesso viviamo nella paura e speriamo vivamente che le forze dell’ordine riescano a catturare i ladri».
Il sopralluogo di furto è stato effettuato dai carabinieri della locale stazione di Trebaseleghe. Non è il primo caso che si registra in zona e il livello d’attenzione nell’area è salito da tempo a livelli di guardia. Sospetti al momento i derubati non ne hanno, ma proprio il figlio Michele ha raccontato un particolare: «Il giorno prima del furto, martedì, ho ricevuto la visita di un sedicente emissario dell’energia elettrica che al campanello di casa mi ha chiesto di mostrargli una bolletta della luce. Forse ho sbagliato, ma in buona fede sono uscito per mostrargliela. Sono rimasto sorpreso dal fatto che in quei pochi secondi lo sconosciuto era già entrato nella mia proprietà e mentre sono uscito si stava guardando attorno in maniera piuttosto sospetta. Quando gli ho mostrato la bolletta - ha concluso il giovane - lo sconosciuto l’ha guardata con grande superficialità e si è dileguato senza neppure salutare. Un comportamento che ventiquattro ore dopo, senza tuttavia incolpare nessuno, mi ha lasciato più di un pensiero».
Del furto avvenuto in via Fossaltina a casa della famiglia Santinon sono al corrente i residenti del quartiere. C’è apprensione e paura che i predoni possano tornare a colpire. I carabinieri della compagnia di Cittadella, in tal senso, hanno ulteriormente potenziato i servizi di pattugliamento del territorio sia nelle zone centrali, che in quelle più periferiche di campagna. Chi è avvezzo a rubare nelle abitazioni non sceglie mai un orario uguale, ma entra in azione quando nella zona c’è poco movimento e il rischio di essere sorpresi è minimo. L’appello dell’Arma è di contattare i numeri d’emergenza al primo segnale di pericolo.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA A cominciare dalla porta d’ingresso lato cucina che è stata forzata con attrezzi da scasso per fare irruzione. I ladri con tutta probabilità hanno atteso che l’abitazione rimanesse disabitata per entrare in azione.
«Non hanno toccato televisioni e computer - ha proseguito Michele Santinon - volevano refurtiva da piazzare facilmente e soldi. Adesso viviamo nella paura e speriamo vivamente che le forze dell’ordine riescano a catturare i ladri».
Il sopralluogo di furto è stato effettuato dai carabinieri della locale stazione di Trebaseleghe. Non è il primo caso che si registra in zona e il livello d’attenzione nell’area è salito da tempo a livelli di guardia. Sospetti al momento i derubati non ne hanno, ma proprio il figlio Michele ha raccontato un particolare: «Il giorno prima del furto, martedì, ho ricevuto la visita di un sedicente emissario dell’energia elettrica che al campanello di casa mi ha chiesto di mostrargli una bolletta della luce. Forse ho sbagliato, ma in buona fede sono uscito per mostrargliela. Sono rimasto sorpreso dal fatto che in quei pochi secondi lo sconosciuto era già entrato nella mia proprietà e mentre sono uscito si stava guardando attorno in maniera piuttosto sospetta. Quando gli ho mostrato la bolletta - ha concluso il giovane - lo sconosciuto l’ha guardata con grande superficialità e si è dileguato senza neppure salutare. Un comportamento che ventiquattro ore dopo, senza tuttavia incolpare nessuno, mi ha lasciato più di un pensiero».
Del furto avvenuto in via Fossaltina a casa della famiglia Santinon sono al corrente i residenti del quartiere. C’è apprensione e paura che i predoni possano tornare a colpire. I carabinieri della compagnia di Cittadella, in tal senso, hanno ulteriormente potenziato i servizi di pattugliamento del territorio sia nelle zone centrali, che in quelle più periferiche di campagna. Chi è avvezzo a rubare nelle abitazioni non sceglie mai un orario uguale, ma entra in azione quando nella zona c’è poco movimento e il rischio di essere sorpresi è minimo. L’appello dell’Arma è di contattare i numeri d’emergenza al primo segnale di pericolo.
Cesare Arcolini