PADOVA - «La bella notizia di oggi è che il Centro Gallucci di Cardiochirurgia di Padova, diretto dal professor Gino Gerosa, ha effettuato il millesimo trapianto di cuore. È un bel record». Lo ha annunciato con soddisfazione il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la sua quotidiana comunicazione sulla situazione Coronavirus: «Ieri c'è stato il millesimo trapianto di cuore: una bellissima notizia» ha detto il governatore spiegando che il Centro Gallucci è un fiore all'occhiello della sanità veneta e italiana.
«Nonostante il coronavirus continuiamo a fare circa 180 interventi chirurgici al giorno, e proprio ieri abbiamo fatto il trapianto di cuore numero mille del nostro ospedale» ha spiegato Luciano Flor, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, nel corso di un aggiornamento sul Covid-19. Il primo trapianto di cuore in Italia, eseguito dal professor Vincenzo Gallucci su Ilario Lazzari, avvenne proprio a Padova nel 1985: «In altre occasioni - ha detto Flor - avremmo festeggiato in modo diverso, ma oggi è giusto dire che anche in questo momento stiamo garantendo le cure più complicate». Quanto all'emergenza Coronavirus, dal 21 febbraio a oggi, l'Azienda ospedaliera di Padova ha eseguito 94.170 tamponi, di cui 4.522 positivi. «Entro fine settimana festeggeremo anche i 100 mila tamponi», ha concluso Flor.
Il trapianto di cuore numero mille arriva a quasi 35 anni dal primo a Padova. Nella notte tra il 13 e il 14 novembre 1985 a Padova Vincenzo Gallucci effettuò il primo trapianto di cuore in Italia, facendo da pioniere nel Paese impiantando un cuore nuovo al "paziente zero" d'Italia, Ilario Lazzari, falegname 38enne di Vigonovo in provincia di Venezia (sarebbe morto 7 anni dopo di Aids, infezione contratta con una trasfusione di sangue infetto), affetto da una grave miocardiopatia dilatativa. Fu lo stesso Gallucci, secondo quanto ricostruito dalle istituzioni nazionali di riferimento dei trapianti in occasione di un anniversario, a portare il cuore a Padova in auto dall'ospedale in cui era avvenuto l'espianto, il Cà Foncello di Treviso. Il donatore era un ragazzo di 18 anni morto in un incidente stradale. L'intervento per il trapianto finirà all'alba. L'Italia si svegliò in una nuova era.
L'attuale direttore del centro Gallucci, Gino Gerosa, è stato nel 2007 l' "autore" del primo trapianto di cuore artificiale in Italia, e nel 2015 del primo trapianto di cuore artificiale in un ragazzo.
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