PADOVA - Maratona chirurgica a Padova: 7 trapianti d’organo in altrettanti pazienti all’Azienda Ospedaliera di Padova. «Per la sanità veneta è stato un week end meraviglioso. Lottiamo per prevenire e curare il Covid, ma non arretriamo su nessun altro fronte. Un riconoscente ringraziamento ai trapiantisti padovani, alle decine e decine di uomini e donne che hanno trascorso il fine settimana a salvare vite e a ridare un futuro a chi non ne aveva».
«Le capacità cliniche dei nostri chirurghi – aggiunge Zaia – sono note in tutto il mondo ma, quando si parla di trapianti, c’è dell’altro: una macchina complessa e perfetta, che coinvolge cento persone per ogni processo di donazione e trapianto, che parte da un centinaio di telefonate che si intrecciano, dal doloroso processo che porta all’assenso dei famigliari del donatore, dall’immediata disponibilità di tutti i sanitari coinvolti, dall’attivazione delle équipes. E quando in sala operatoria si accendono le luci, l’impresa è compiuta. La precisione di un orologio svizzero non basta. Serve di più».