SAN GIORGIO IN BOSCO (PADOVA) - Sono pittoresche e pare che salutarle con la mano a distanza porti soldi e fortuna. Eppure le greggi di pecore e i pastori che le conducono in transumanza non sono così graditi dalle amministrazioni comunali, che non mancano di vietare loro il passaggio e multare chi si dedica alla pastorizia nomade e attraversa i territori. È accaduto recentemente a San Giorgio in Bosco, ma si era verificato anche anni addietro: gli agenti della polizia locale hanno elevato una sanzione per disturbo pubblico a dei pastori in transito con le pecore.
LA SPIEGAZIONE
Il sindaco Nicola Pettenuzzo chiarisce che è vietato il passaggio di greggi e armenti in tutto il distretto di polizia locale Cittadella PD1 e che per questo motivo è stata elevata la multa.
I COMUNI
Le amministrazioni locali, però, non la pensano allo stesso modo e i sindaci e vigili sono inclementi quando sentono belare. «Il diniego viene dato per la sporcizia che le pecore causano, oltre alle zecche e agli altri parassiti che diffondono, di cui gli ovini sono portatrici - puntualizza ancora il sindaco Pettenuzzo - Inoltre le pecore recano problemi ai fondi perché brucano tutto ciò che trovano, infestanti compresi, e defecano in giro con rischiose conseguenze per la salute pubblica». «La nostra - chiarisce - è una decisione condivisa con tutto il distretto di polizia locale PD1 dell'Alta Padovana, che da tempo ha dato queste indicazioni. Se in un futuro verranno decisi i corridoi verdi dove le greggi possono transitare, siamo disponibili e aperti a trovare un accordo. Non c'è avversità alle greggi e comprendo che la pastorizia sia un patrimonio da difendere. Tuttavia ci sono ragioni igienico sanitarie alla base del nostro diniego e se questo non viene rispettato scatta ovviamente la multa».