PADOVA - Il Soprintendente Vincenzo Tiné ha valutato che la nuova linea del tram Rubano-Vigonza (Sir 2 in progettazione) non abbia bisogno di passare attraverso la procedura di Valutazione di impatto ambientale. Nel documento inviato alla Provincia per competenza, Tiné afferma in sostanza che non ci sono grandi cambiamenti dal progetto del 2005 che già aveva ricevuto l’assenso. Ma allo stesso tempo richiama l’ente appaltante a delle attenzioni costanti. Una di queste riguarda “l’assistenza archeologica continuativa da parte di archeologi professionisti” lungo tutto il tracciato.
Questo parere obbligatorio per legge permetterà all’opera di aumentare la velocità del cantiere.
LE TUTELE
Di conseguenza ogni ente di competenza dovrà approvare i propri “procedimenti autorizzatori”. Per quanto riguarda la tutela archeologica il rischio, dice il Soprintendente “è alleggerito” dal fatto che lo scavo sarà al massimo di un metro. In ogni caso occorrerà “assistenza archeologica continuativa da parte di archeologi professionisti”. Non solo: dovrà essere approntato un “piano di trincee” archeologiche preventive” concordato con la Soprintendenza, soprattutto nei comuni di Rubano e Vigonza.
C’è anche la spada di Damocle: “Si sottolinea che il rinvenimento di strutture antiche e di importante interesse potrebbe condizionare la realizzabilità delle opere in oggetto o richiedere eventuali varianti, nonché dare luogo a ulteriori misure di tutela”. Infine la Soprintendenza richiede “la presentazione di tutti gli elaborati utili a dimostrare la compatibilità delle opere con i valori paesaggistici e monumentali oggetto di protezione”. Come a dire che valuterà passo per passo “le interferenze con il patrimonio culturale”.
RAGONA
L’assessore alla Mobilità Andrea Ragona: «Il parere giunto è positivo, ovvero per la Soprintendenza non è necessario sottoporre a Via l’opera. È certamente una notizia che certifica come il progetto metta di fronte a tutto la tutela del territorio. Si tratta solo di un primo formale passaggio. Seguiranno tutti gli altri passaggi tecnici e formali richiesti, ma con gli enti del territorio, Sovrintendenza inclusa, il confronto sulla realizzazione del Sir 2 sarà costante, come lo è sul Sir 3».
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