Tram in servizio da domani, i sindacati: «Più garanzie sulla sanificazione»

Domenica 24 Maggio 2020 di Luisa Morbiato
Le corse del tram da lunedì 25 maggio tornano con frequenza quasi regolare, come prima del blocco
PADOVA - Torna in servizio da domani mattina, 25 maggio, il tram, una decisione che alleggerirà sicuramente il carico di utenti delle linee degli autobus, ma che fa sorgere nuovi dubbi sulla sicurezza nell'ambito sanitario del mezzo tra il personale ed i rappresentanti sindacali che manifestano forti timori per la sicurezza. Pur constatando che dopo l'assalto ai bus dei primi giorni di rientro al lavoro, ora infatti in media il numero dei passeggeri per ogni viaggio è diminuito. 
«Siamo preoccupatissimi per quanto concerne gli impianti di climatizzazione ed aereazione, degli autobus e del tram che, come i bus di ultima generazione, sono sigillati e non permettono quindi aprire i finestrini per far circolare l'aria - osserva Danilo Scattolin SGB - gli impianti se non sanificati a dovere come è stato dimostrato sono veicolo di contagio e devono essere sanificati almeno una volta al giorno compreso il cambio dei filtri. Sono temi sui quali, se si vuole contenere le già ingenti perdite che registrano tutte le aziende comprese quelle di trasporto pubblico, gli utenti devono essere informati e rassicurati, devono essere fornite garanzie».
AUTISTI
I sindacati si chiedono anche come mai BusItalia stia utilizzando in maggioranza mezzi a due porte lasciando in deposito quelli con 3 porte che permetterebbero di usarne una dedicata alla salita e una alla discesa evitando quella all'altezza dell'autista. «Su quelli a 2 porte, come sono anche tutti gli extraurbani, il posto dell'autista deve essere isolato in modo chiaro ma dall'azienda non otteniamo risposte - continua - come ancora non abbiamo visto applicare quanto previsto dal DPCM ossia la misurazione della temperatura del personale, almeno da un po' ci sono mascherine e igienizzante a disposizione anche se arrivate in ritardo».
Un ultimo appunto arriva sulla regolarità del servizio. «Dal 18 si è alla fase 2 ma ancora non è ripristinata la regolarità del servizio per i dipendenti che devono tornare al lavoro a tempo pieno e con stipendio regolare - chiude Scattolin - inoltre si deve rilevare che BusItalia non può scaricare sugli autisti anche il compito di controllare quante persone salgono e altre incombenze. Quello che serve ora è un servizio efficiente e operare in modo che gli utenti e i dipendenti si sentano sicuri nell'utilizzare i bus verso i quali ora c'è diffidenza. Solo in questo modo risolleveremo le sorti del trasporto pubblico». 
LA RISPOSTA
Assicurazioni sul servizio e sulla sicurezza dei mezzi arrivano da Andrea Ragona presidente di BusItalia. «Il tram ripartirà quasi con la stessa frequenza di prima del lockdown - annuncia il presidente - il mezzo sarà sanificato ogni sera al rientro al deposito del capolinea sud alla Guizza ma, ogni corsa, nei 10 minuti di sosta sempre al capolinea verrà ripulita. Per quanto riguarda le porte il tram è a 3 ma rimarranno tutte sia per l'entrata che per l'uscita anche perché diversificando una persona se sale al centro dovrebbe poi percorrere tutto il mezzo per scendere dietro o davanti. I mezzi compresi quindi anche gli autobus sono regolarmente sanificati e dotati di gel igienizzante - chiude Ragona - inoltre per quanto riguarda la sicurezza degli autisti tutti i posti guida sono isolati con del nastro rosso e bianco in modo che le persone non possano entrare in contatto con chi guida».
 
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