Tram, sulla terza linea a Voltabarozzo il "si" della Soprintendenza

Sabato 27 Febbraio 2021 di Alberto Rodighiero
La linea 3 del Tram così come pensata dall'amministrazione comunale fa un altro passo in avanti
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PADOVA - Via libera anche della Soprintendenza al Sir 3. Un via libera che, di fatto, rischia di vanificare il ricorso al Tar presentato pochi giorni fa dal comitato No Rotaie Voltabarozzo. Il gruppo si è rivolto al tribunale amministrativo contro la Provincia, Aps holding spa e Comune per la decisione presa da palazzo Santo Stefano di escludere dal procedimento di Valutazione di impatto ambientale il progetto relativo al Sir3. 
LE PROTESTE DEL QUARTIERE
Secondo il comitato, tra le altre cose, a chiedere di sottoporre il progetto della nuova linea tramviaria che andrà ad unire la Stazione con Voltabarozzo era stata proprio la Soprintendenza. Tutte obiezioni che, a quanto pare, giovedì sera, sono state superate al termine della conferenza dei servizi sul Sir 3, ovvero il momento nel quale vengono raccolti tutti i pareri per mettere la stazione appaltante nelle condizioni di approvare il progetto definitivo e procedere con l’esecutivo. Tutti i partecipanti all’incontro hanno, infatti, espresso parere favorevole, con osservazioni, raccomandazioni e qualche prescrizione che andranno tenute in considerazione in fase di progettazione esecutiva. In particolare la Sovrintendenza è tornata a dare il suo sostanziale via libera. Tra le prescrizioni poste dall’ente guidato da Fabrizio Magani c’è quella di un adeguato rafforzamento della presenza di alberi lungo la nuova linea, in particolare in corrispondenza del ponte sul canale Scaricatore. Sarà necessario, dunque, prestare attenzione anche alla scelta delle nuove piante, attraverso un apposito Piano del verde. 
IL PROGETTO
E’ stata prescritta, inoltre una particolare cura nella scelta del materiale con cui verrà realizzata la sede tranviaria, indicando la necessità di “evitare effetto di rappezzo nell’ambito del centro storico” e di “individuare inerti e additivi cromatici tali da accordarsi percettivamente con le aree prative previste nell’immediato intorno nelle aree in cui il tracciato attraversa porzioni caratterizzate da sostanziale naturalità”. Insomma, soprattutto in centro, i materiali utilizzati attorno alla via guidata non dovranno stridere con il selciato circostante. Viene richiesta, poi, “particolare cura nella progettazione degli arredi correlati allo sviluppo lineare dell’infrastruttura (parapetti, rastrelliere, cestini, dissuasori) che andranno modulati nella scelta dei materiali e della tipologia in funzione degli ambiti di collocazione”. La pavimentazione delle piste ciclabili dovrà invece “accordarsi e andare in continuità con quelle esistenti”. In prossimità del centro storico la realizzazione della catenaria di alimentazione alle vetture prevista in via Giustiniani e via Falloppio, sarà poi “subordinata alla totale demolizione di tutte le strutture finalizzate al sostegno delle infrastrutture esistenti (pali dell’illuminazione, cavi elettrici, corpi illuminati) la cui presenza si è sovrapposta e stratificata nel tempo e le cui funzioni saranno ricollocate nella nuova infrastruttura di progetto”. L’ultima prescrizione è quella di attivare il procedimento di verifica dell’interesse storico artistico del ponte di Voltabarozzo. 
«Sono estremamente soddisfatto. La conferenza di ieri era un passaggio importante, ora proseguiamo verso la variante e il bando dei lavori – ha commentato ieri l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona - Anche la Sovrintendenza si è espressa in modo favorevole, con prescrizioni da attuare nel progetto esecutivo che non faranno che aumentare la qualità del progetto. Andiamo avanti determinati per la realizzazione di quest’opera che cambierà la nostra città in maniera radicale con un trasporto pubblico, pulito ed efficiente». 

 

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