Inquinamento, si riparte con le domeniche senz'auto: sei, ma con le deroghe

Martedì 20 Settembre 2022 di Nicoletta Cozza
Domeniche senz'auto: sei, ma con le deroghe

PADOVA - La prima domenica ecologica, alla quale ne seguiranno altre 6, scatterà il 2 ottobre. E il giorno successivo entreranno in vigore una serie di misure restrittive, a partire dal blocco dei veicoli più inquinanti, che rimarranno valide fino al 30 aprile (un mese in più rispetto al passato) nel capoluogo e nei Comuni dell'agglomerato. Ma nel momento in cui le centraline dell'Arpav rileveranno per 4 giorni consecutivi il superamento dei limiti di legge previsti per il Pm10, facendo scattare il semaforo arancione, non potranno girare le auto private alimentate a gasolio euro 5 (sono quasi 70 mila), immatricolate prima del 2015, mentre per i veicoli commerciali scatterà lo stop con il rosso, cioè al termine di 10 giorni di sforamento. Sono queste alcune delle misure anti smog, contenute nel provvedimento approvato il 25 luglio in Provincia durante la riunione del Tavolo Tecnico, e ri-convocato ieri per discutere le deroghe per le festività a motori spenti dal consigliere Vincenzo Gottardo, delegato a presiedere i lavori dal presidente Sergio Giordani; al summit hanno partecipato il funzionario Luigi Fasolo per l'ente di Piazza Antenore e la dirigente Laura Salvatore per Palazzo Moroni, oltre ai rappresentanti di numerosi centri limitrofi. Al momento della votazione non si sono dichiarati d'accordo il sindaco di Noventa Marcello Bano, il quale è uscito prima, mentre Elisa Bettin, assessore di Cadoneghe, d'intesa con il primo cittadino Marco Schiesaro, si è espressa per il no, e la collega di Vigodarzere Alessandra Bergamin, si è astenuta. Alla fine c'è stato il via libera al documento che oggi verrà inviato a tutte le amministrazioni.
In chiusura dei lavori, poi, è emersa la proposta di indire una domenica ecologica con blocco totale dell'intero territorio padovano.

Nel pacchetto complessivo delle misure già sdoganate sono contemplati anche il limite di temperatura a 18 gradi imposto nelle case, e il divieto di spargere liquami zootecnici.


LE DEROGHE
Tra le novità, durante le domeniche ecologiche sono previste deroghe per chi va a effettuare il tampone per la ricerca del Covid e per i veicoli delle società che trasportano i partecipanti alla Maratona del Santo, in programma ad aprile del 2023. Potranno circolare anche i mezzi adibiti al trasporto collettivo degli atleti, purché organizzati dalle società sportive. Resta confermato che potranno transitare i bus pubblici, veicoli elettrici, quelli dei disabili, di coloro che si recano a effettuare visite o a ad assistere pazienti ricoverati in ospedali o negli istituti; le auto di medici, veterinari e di chi organizza eventi; le macchine dei dipendenti che non possono recarsi al lavoro con i mezzi pubblici, o di coloro che devono partecipare a cerimonie. Infine chi abita in centro non avrà limitazioni.


LA DISCUSSIONE
Nel corso dell'incontro è emerso il problema di quanto territorio interdire alla circolazione durante le domeniche ecologiche fissate appunto il 2 ottobre, e poi il 6 novembre, il 4 dicembre, il 29 gennaio, il 26 febbraio, il 26 marzo e il 23 aprile. Perchè se a Padova a motori spenti resterà l'area del centro delimitata dalle mura cinquecentesche, i rappresentanti degli altri Comuni, tra cui quelli di Ponte San Nicolò, Albignasego e Villafranca, hanno evidenziato perplessità sul fatto di bloccare alcune strade, mentre a poca distanza, per esempio sulle arterie di grande scorrimento, le macchine continuerebbero a circolare.


LE RIFLESSIONI
Alla fine, comunque però è stato lo stesso Gottardo a spiegare che quali sono i motivi che impongono la scelta. «C'è la sentenza di condanna della Corte di giustizia europea del novembre 2020, in seguito alla quale la Regione Veneto ha approvato un pacchetto di misure straordinarie per la qualità dell'aria che coinvolgono in maniera diversa i Comuni del territorio padovano, perchè serve un cambio di abitudini, finalizzato a una maggiore attenzione all'ambiente. Arpav settimanalmente effettuerà i prelievi e se rientreremo in zona arancio scatteranno le limitazioni per il diesel euro 5. Quello che mi preoccupa di più, però, sono i 18 gradi centigradi nelle scuole, con i bimbi fermi sui banchi che avranno freddo, perché con quella temperatura le aule non si scaldano, ma si stemperano. Io spegnerei i termosifoni nelle palestre e li alzerei nelle classi». «Intanto - ha proseguito il consigliere - stiamo facendo i conteggi: prima spendevamo 18mila euro al giorno solo di riscaldamento, ma ipotizziamo che ora sarà il triplo. Per quest'anno il bilancio della Provincia è al sicuro, ma per il prossimo abbiamo un punto di di domanda che riguarda i plessi, ma anche Esapolis e gli uffici. Attendiamo i fondi e poi valuteremo».

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