Le piazze e la città viste dall'alto della Torre Anziani, ecco il progetto

Domenica 5 Febbraio 2023 di Nicoletta Cozza
La Torre degli Anziani offrirà un punto di osservazione sulla città, aperto al pubblico, a 48 metri di altezza

PADOVA - È una sorta di hardware. Un luogo della memoria, e il più antico della città, in quanto da oltre 9 secoli domina il centro con i suoi 48 metri di altezza. Sulla sommità non è salito nessuno, se non gli addetti che più di trecento anni fa in particolari occasioni, come calamità o assedi, facevano funzionare la campana che custodisce, la quale è silenziosa dal 1800. A dicembre dell’anno prossimo, però, la Torre degli Anziani aprirà ai visitatori, al termine dell’intervento di restauro che inizierà ad aprile sulla base del progetto predisposto dall’architetto Gianni Tommasi. 
In questi giorni, infatti, sono stati assegnati i lavori all’impresa Rws di Vigonza, la quale ha offerto un ribasso del 5,080% sull’importo complessivo di un milione e 100mila euro.
A illustrare ieri mattina in Municipio i dettagli del piano sono stati l’assessore Andrea Colasio e il capo settore dell’Edilizia monumentale Domenico Lo Bosco. Nei prossimi giorni verranno espletate le procedure propedeutiche all’apertura del cantiere che durerà circa 18 mesi, comprese le verifiche sulla congruità della proposta arrivata dalla ditta vigontina. 
 

I DETTAGLI
Dopo una serie di sopralluoghi, quindi, si è deciso di procedere privilegiando gli interventi di risanamento e conservazione delle strutture più antiche, come le volte, alcune travi lignee che fungono da tiranti, le catene storiche, il castello della campana e appunto quest’ultima. Ai piedi della Torre verrà realizzata una sala d’ingresso con uno spazio museale e multimediale per chi attende di salire, e da qui, dove adesso ci sono gli uffici delle minoranze che traslocheranno, inizierà il percorso che condurrà il visitatore alla prima scala, dalla quale, attraverso un solaio in vetro e acciaio realizzato alla stessa quota della porta, si potrà osservare in altezza l’antico edificio, mantenendo la verticalità dell’ambiente. L’intero spazio, comunque, è stato pensato tenendo conto della naturale conformazione del “campanile laico” che è suddiviso in tre livelli: dall’ingresso alla prima volta, da quest’ultima alla seconda, e da qui alla sommità.
«La difficoltà del progetto - ha spiegato Lo Bosco - è stata quella di inserire una scala che fosse agibile all’interno di passaggi molto angusti, con dei vincoli importanti. Ci siamo confrontati con la Soprintendenza e alla fine abbiamo concordato di realizzarla in legno e acciaio. Le rampe e i ballatoi fungeranno da cerchiatura interna e avranno una funzione antisismica. L’intera struttura verrà consolidata, mentre la campana che grava sulle volte, con un’operazione molto delicata considerato il peso, sarà spostata di un metro per consentire la realizzazione dell’ultima rampa, e posata poi su due cuscinetti che assorbono le vibrazioni, in modo che riusciremo a farla suonare nuovamente in particolari circostanze, senza che si creino, come in passato, delle lesioni sulle pareti provocate dai rintocchi a martello. E per assicurare che la gente salga in sicurezza, l’ultimo solaio verrà allargato in modo che 15 persone possano sostare sulla sommità e affacciarsi per ammirare Padova dall’alto. L’idea è poi di garantire pure la visione del campanone stesso, che si trova più sotto, attraverso un’apertura». 
 

LE INFORMAZIONI
I visitatori potranno acquistare un biglietto unico per vedere sia Palazzo della Ragione, che registra 150mila accessi l’anno, sia per salire sulla Torre, dove entreranno gruppi da 15 persone ogni mezzora. Invece, attraverso le immagini inviate in diretta dalle telecamere posizionate in alto, tutti coloro che hanno difficoltà deambulatorie incompatibili con la salita, potranno osservare da giù il panorama che si gode dal punto più alto del centro storico. 

 

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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