Al via i test d'ingresso in Fiera, la corsa per un posto: attesi 3 mila candidati per Medicina

Il prorettore alla didattica dell'Università di Padova, Marco Ferrante: «Un momento importante»

Venerdì 2 Settembre 2022 di Elisa Fais
Test di Medicina in Fiera a Padova (foto d'archivio)

PADOVA - C’è chi passa l’estate sui libri, chi li prova un po’ tutti, chi invece ha fallito in passato e ci riprova. Dalla prossima settimana scatta la sessione dei test d’ingresso per l’università. Si inizia lunedì in Fiera a Padova con Scienze dell’educazione e formazione e si prosegue martedì, quando tremila ragazzi e ragazze si confronteranno con l’atteso quiz nazionale per entrare a Medicina e Odontoiatria. A seguire sono in calendario altri nove appuntamenti per entrare alle facoltà ad accesso programmato. «È tutto pronto, la macchina è ormai oliata - dichiara il prorettore alla Didattica, Marco Ferrante - anche quest’anno ricalcheremo l’organizzazione degli anni scorsi.

Per il test di Medicina si parte alle 8 di mattina in Fiera con oltre 250 addetti alla vigilanza tra personale universitario, esterno e part-time. Su 3.119 candidati, 3.004 hanno l’ateneo patavino come scelta prima sede scelta. I candidati saranno convocati a scaglioni per evitare assembramenti, sarà richiesta l’autocertificazione obbligatoria antiCovid e la mascherina Ffp2. Ma a differenza dell’anno scorso, come da normativa nazionale, non è previsto il controllo del green pass o certificato vaccinale». Altro test particolarmente “affollato” è, da sempre, quello per le professioni sanitarie. Sono circa 3.800 iscritti il 15 settembre a un’unica selezione per accedere a diversi corsi di laurea: da dietistica a ostetricia, da infermieristica a logopedia, da tecniche di radiologia a igiene dentale e così via. «Le iscrizioni per professioni sanitarie si chiudono il 2 settembre alle 12, i dati sono comunque in linea con quelli degli scorsi anni» precisa il professor Ferrante.

La partenza

La fatica e l’emozione del quiz possono valere una carriera e i ragazzi lo sanno bene. «Il test d’ingresso è un momento importante, che va preparato con serietà - commenta il professor Ferrante -. Il consiglio è di non farsi cogliere dall’ansia ma di usare quella tensione a proprio vantaggio per dare il 110 per cento. L’ingresso all’università è un momento di svolta per la vita dei ragazzi: la selezione è dolorosa, ma è fondamentale per garantire una formazione completa e ad alto livello». Le lezioni in aula partiranno ufficialmente il 3 ottobre, anche se alcuni corsi di laurea hanno ottenuto una deroga e anticipano il 26 settembre. «Le iscrizioni all’anno accademico 2022/2023 sono già iniziate e sono partite bene - continua Ferrante - ma ci aspettiamo un assestamento rispetto gli anni del Covid. Ricordo che nel 2021/2022 siamo arrivati a 24mila matricole, segnando un aumento del 20%. Prima della pandemia eravamo sotto le 20mila. Continuano ad aumentare, invece, gli studenti extra Ue».

Camici bianchi

È possibile che questo sia l’ultimo quiz per entrare a Medicina e Chirurgia. Dal 2023 potrebbe cambiare la selezione per l’ingresso, come annunciato nei mesi scorsi dal ministro dell’Università Maria Cristina Messa. Non più una prova scritta, ma un percorso da iniziare al quarto anno delle superiori. Martedì i candidati avranno 100 minuti per rispondere a 60 domande a risposta multipla. Il 15% verte su ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities. La restante percentuale del test è attribuita alle materie disciplinari: dalla biologia alla chimica, dalla fisica alla matematica. Quest’anno a Padova gli iscritti al test sono 3.119 (2.131 donne e 988 uomini) per i 428 posti a disposizione (340 a Padova e 88 a Treviso). Nella selezione del 2019 furono 3.056, nel 2020 3.382 e 2 nel 2021 si iscrissero 2.968 (2.048 donne e 920 uomini) candidati per 414 posti (334 a Padova e 80 a Treviso).

Il no di Zaia

«Lo dico da anni, esattamente dal novembre 2013: il numero chiuso a medicina non è certo il metodo migliore per investire sulla professione dei nuovi medici. Tutti i ragazzi che vogliono iscriversi hanno il diritto di conoscere la Facoltà di Medicina e di frequentarla. E la selezione va fatta durante lo studio, come accadeva in passato». Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per ribadire il suo 'nò al numero chiuso a medicina, alla luce dei dati diffusi oggi relativamente ai test di ammissione di quest'anno dell'Università di Padova dove, a fronte di 3.119 iscritti, sono disponibili 428 posti. «Tra gli oltre 2.500 aspiranti che verranno esclusi potrebbero esserci futuri medici coi fiocchi, che però non hanno potuto mettere in mostra le loro attitudini perché 'bocciatì da un test dove si fanno domande che magari nulla hanno a che fare con la medicina. Il vero valore di un giovane lo si deve vedere sul campo. Per questo è fondamentale garantire l'accesso a tutti e poi aprire la selezione, rigorosa ed equa sulla base di parametri di valutazione uguali per tutti. Molti dei nostri grandi clinici di oggi - conclude Zaia - non sono certo partiti da un quiz, ma dando prova delle loro capacità sul campo, prima accademico e poi sanitario».

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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