Terroristi Pac, estradizione di Bergamin: quell'udienza cruciale l'8 giugno sulla "delinquenza abituale"

Mercoledì 12 Maggio 2021
Terroristi Pac, estradizione di Bergamin: quell'udienza cruciale l'8 giugno sulla "delinquenza abituale"

PADOVA - Si sposta sull'eventuale applicazione di una misura di sicurezza, a seguito della dichiarazione di "delinquenza abituale" e per cui è possibile anche l'estradizione, la partita in corso in sede giudiziaria sul caso di Luigi Bergamin, 73enne di Carmignano di Brenta (Padova) ex militante dei Proletari armati per il comunismo, condannato per concorso morale negli omicidi commessi da Cesare Battisti del maresciallo Antonio Santoro e dell'agente Digos Andrea Campagna, avvenuti nel '78 e '79.

Bergamin si è costituito in Francia dopo il blitz del 28 aprile che ha portato all'arresto in totale di nove ex terroristi degli Anni di Piombo. Ieri la Corte d'Assise di Milano, accogliendo il ricorso dell'avvocato Giovanni Ceola, ha dichiarato «estinta» per prescrizione la pena di 16 anni e 11 mesi che l'ex Pac avrebbe dovuto espiare per l'omicidio Santoro (per l'uccisione di Campagna si era già prescritta nel 2008). Una decisione che influirà sul procedimento francese (udienza il 30 giugno) per l'estradizione, perché nel mandato d'arresto europeo l'Italia ha indicato che la pena non era prescritta, ma ora è arrivato il provvedimento della Corte milanese.

Ordinanza che, comunque, la Procura potrebbe impugnare davanti alla Cassazione.

Intanto, per l'8 giugno è fissata l'udienza al Tribunale di Sorveglianza milanese per discutere il ricorso della difesa contro la dichiarazione del 30 marzo di «delinquenza abituale» per Bergamin che, qualora diventasse definitiva, porterebbe all'applicazione di una misura di sicurezza. Misura che si può eseguire anche chiedendo l'estradizione della persona che si trova all'estero.

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