Abano. Verso il tutto esaurito alle Terme, il comparto traina il settore turistico veneto per il periodo natalizio

Le statistiche elaborate da Federalberghi parlano di un tasso di occupazione pari all'80,9% con un picco che sfiora il 93% per San Silvestro

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Eugenio Garzotto
Pienone alle Terme di Abano e Montegrotto

ABANO TERME - Un Natale con gli hotel del bacino termale vicini al tutto esaurito e un Capodanno in cui sarà difficile trovare una camera libera. Questo certificano i dati elaborati da Federalberghi Terme che fanno tirare un sospiro di sollievo agli operatori del settore, fiduciosi di essersi lasciati alle spalle l'emergenza Covid.

Alto tasso di occupazione delle camere

«Si torna a respirare un'atmosfera di normalità e festa - dichiara Walter Poli, titolare dell'Hotel Tritone di Abano e neopresidente dell'ente di categoria - Dopo due anni di pandemia dove lockdown, chiusure, restrizioni regionali, Green pass e i legittimi timori di contagi o cancellazioni hanno di fatto rallentato la nostra economia, torniamo a vedere percentuali che sorridono al nostro territorio». Le statistiche elaborate da Federalberghi parlano di un tasso di occupazione pari all'80,9% con un picco che sfiora il 93% per San Silvestro. In questo caso, inoltre, i numeri potrebbero addirittura aumentare avvicinandosi alla fine del 2022. Non solo. «Le rilevazioni regionali - sottolinea Poli - dimostrano che sono proprio le Terme a trainare il comparto turistico veneto in questo periodo, imponendosi anche su montagna, lago e città d'arte.

Siamo ancora al di sotto di 5-6 punti percentuali rispetto al 2019, ma contiamo di avvicinarci alle livelli pre-Covid nei giorni immediatamente sotto data, consapevoli del fatto che in questi ultimi due anni abbiamo visto aumentare in misura sempre maggiore le prenotazioni dell'ultimo minuto».

Il costo dell'energia continua a pesare

Non ci sono però solo notizie positive. L'impennata dei costi energetici, che si riflette sull'intera filiera turistica, si fa sentire pesantemente. «A essere molto cambiati, nell'ultimo biennio, sono anche i costi complessivi delle strutture, ora a livelli altissimi - sottolinea infatti Poli - Il che produce ricavi risibili per quanto riguarda i margini aziendali. Se guardiamo le tariffe medie giornaliere sulle camere, infatti, siamo a 179 euro contro i 163 euro del 2019». Si riproporrà poi per Natale e Capodanno la dinamica ormai consueta, già registrata dagli albergatori delle Terme Euganee negli ultimi ponti festivi, della vacanza mordi-e-fuggi. «La durata media dei soggiorni risulta essere molto flessibile - riconosce il presidente - Le festività, cadendo proprio in concomitanza dei fine settimana, portano ai consueti picchi di presenze tipici del weekend, con richieste anche solo di due notti». Motivo per cui molti hotel hanno preferito chiedere un minimum stay, vale a dire un periodo di soggiorno minino per favorire chi decide di fermarsi più notti. «Si è comunque registrato un ritorno importante dei turisti esteri, sia dai Paesi di prossimità che extraeuropei. Il che ci proietta - conclude - in un futuro più solido e concreto». 

Ultimo aggiornamento: 15:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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