In epoca pre-Covid, le Terme Euganee di Abano e Montegrotto già in questi giorni erano a un passo dal tutto esaurito per le festività di Natale e Capodanno.
Ma ora le prenotazioni sono in flessione. «Al momento, distribuiti su tutto il periodo che va dal 22 dicembre al 7 gennaio, registriamo il 50% in meno per Natale, un dato analogo per l'Epifania, e il 75% per San Silvestro dichiara Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Euganee -. Questo significa, al momento, una previsione di 50mila arrivi e 200mila presenze». Un calo, a parere di Gottardo, dovuto a un sempre maggiore ricorso alle prenotazioni dell'ultimo minuto, ma anche al timore che la quarta ondata del virus porti a nuove restrizioni. «Nel caso che si verificasse un forte aumento dei contagi prosegue Gottardo -, ci attiveremo con tutti gli enti istituzionali, Regione in primis, per evitare un altro blocco della circolazione delle persone, come l'anno scorso». «Non comprenderemmo restrizioni per il periodo natalizio e di Capodanno, proprio ora che, a differenza dell'anno scorso, abbiamo gli strumenti per contrastare efficacemente il Covid-19 interviene Marco Maggia, vicepresidente nazionale di Federterme e albergatore di Abano -. Sarebbe francamente paradossale che adesso, pur in presenza di un aumento dei contagi che riguarda principalmente chi non si è vaccinato, si imponessero chiusure e limitazioni quando abbiamo a disposizione sia i sieri anti-Covid sia un sistema di controllo e tracciamento europeo con in green pass». Ora le strutture termali hanno una carta in più da giocare, vale a dire proprio la rigidità dei controlli rispetto ad altre nazioni. «Prendiamo ad esempio i clienti tedeschi continua Maggia -. Adesso ci percepiscono come più sicuri e quindi più attrattivi. Il quadro si è completamente ribaltato».