Arrivano i profughi ucraini nel Padovano: «Ma noi non li vogliamo»

Trenta residenti di Teolo Alta hanno firmato una petizione dopo l'annuncio del parroco

Venerdì 19 Agosto 2022 di Luca Marin
L'ex canonica di Teolo Alta
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TEOLO - Una ventina di profughi ucraini sono in arrivo alla parrocchia di Teolo Alta, pronti ad essere ospitati nei locali della canonica e dell'asilo, da tempo privo di bambini.

Ma la perplessità manifestata da parte di alcuni componenti della comunità nell'accoglierli, ha destato la preoccupazione delle forze politiche, pronte a redigere una mozione da sottoporre al consiglio comunale per esprimere la solidarietà alle famiglie scampate al conflitto ed impegnare tutti gli schieramenti ad avviare azioni di apertura e condivisione. I timori di alcuni membri della comunità religiosa sono sorti dopo che il parroco di Teolo, don Luigi Goldin, aveva comunicato la richiesta da parte della cooperativa padovana "Un mondo di gioia" di poter avere in concessione i locali non più utilizzati della parrocchia per dare vita ad una convenzione con la Prefettura, finalizzata all'accoglimento di una ventina di profughi ucraini, in gran parte donne e minori.

La petizione

Il sacerdote ha voluto condividere la decisione con la propria comunità. Ma accanto alla maggioranza dei fedeli, che hanno sottoscritto il loro orientamento favorevole al progetto, una trentina di parrocchiani ha espresso, con tanto di firme in calce ad una petizione, forti perplessità. «In gran parte dovute - ha precisato don Luigi Goldin - all'esistenza di un altro progetto di accoglienza a pochi metri di distanza, nella sede di villa Mater Gratiae, (un tempo centro religioso gestito dalle suore Ancelle di Gesù Bambino, ndr). La riserva consiste nelle possibili difficoltà di assicurare idonei servizi di accoglienza, a cominciare da quelli socio sanitari e scolastici, ad una comunità straniera sempre più numerosa». I dubbi espressi e sottoscritti dai parrocchiani ha però fortemente allarmato i gruppi consiliari di opposizione Teolo Insieme e Spazio Comune Teolo che non hanno esitato a presentare una mozione ufficiale al consiglio comunale in vista della seduta di domani mattina. «Con la quale - hanno scritto i consiglieri Nevio Sanvido, Giacomo Carraro, Eloisa Rampazzo ed Andrea Peruzzo - vogliamo affermare, in contrapposizione ai cittadini che hanno sottoscritto la loro contrarietà al progetto di accoglienza, il pieno appoggio ad ogni progetto che tuteli i profughi ed impegni l'intera amministrazione a mettere in atto gli essenziali servizi sociali, a cominciare da quello scolastico, a beneficio dei cittadini ucraini. Tutte le comunità parrocchiali del paese hanno finora dimostrato grande apertura alle ragioni umanitarie e solidali, ed allo stesso modo si sono comportati anche i gruppi di volontariato locale che hanno sposato in pieno la causa dell'accoglienza».

La mozione, in buona sostanza, chiama la stessa maggioranza del consiglio a smarcarsi dall'atteggiamento di chiusura della frangia parrocchiale contraria ai profughi, sposando in tal modo l'orientamento favorevole delle maggior parte della comunità religiosa di Teolo Alta. Poco importa se la piccola frazione collinare rischi di finire sovraffollata dai nuclei stranieri. «Non abbiamo nessuna preclusione in tal senso - ha così anticipato il sindaco, Valentino Turetta - e non vedo le ragioni per le quali i componenti della maggioranza dovrebbero dissentire dalla mozione. Teolo è sempre stata una terra che ha diffuso i valori dell'accoglienza e non vedo quindi il motivo per il quale, al di là delle legittime preoccupazioni, si possano disconoscere tali principi». La parrocchia dal canto proprio attende il via libera della Curia. Poi, dopo la missione dell'accoglienza comincerà quella forse più difficile, legata all'integrazione e alla condivisione dei servizi locali ancora funzionanti in un centro ormai a lento spopolamento.

Ultimo aggiornamento: 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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