Teletermo non funziona nel palazzo fiore all'occhiello dell'Ater: «Doccia con le pentole di acqua calda»

Sabato 15 Febbraio 2020 di Serena De Salvador
Teletermo non funziona nel palazzo fiore all'occhiello dell'Ater: «Doccia con le pentole di acqua calda»
PADOVA - «Da mesi non riusciamo a fare una doccia, siamo costretti a scaldare pentole d'acqua come cent'anni fa». Sono stanchi Maria e Valter, marito e moglie di 61 e 63 anni. Entrambi hanno importanti invalidità, lei è costretta a letto, lui ha subito tre serie operazioni chirurgiche. Da tredici anni vivono in un appartamento di via Varese, nel Giardino d'inverno di proprietà di Ater. Quello che doveva essere un fiore all'occhiello dell'edilizia popolare, ma che si trascina il tormento di molti inquilini: il teletermo.

«Da tre mesi non posso fare una doccia - spiega Maria Bruscaglin - fatico a muovermi, ho bisogno di una persona che mi aiuti e la cosa richiede molto tempo. Molto più dei tre minuti d'acqua calda che il sistema ci concede prima che diventi gelida. Almeno il riscaldamento funziona, ma il disservizio per noi è drammatico. Il contatore centrale segna una temperatura di 57 gradi a fronte dei 65 degli anni passati, Acegas ci viene incontro con un bonus, ma il nostro sospetto è che questi problemi derivino dal fatto che tanti non pagano affitto e bollette oltre alle pessime condizioni dell'impianto. Chiediamo solo dignità. Stiamo valutando di spostarci, ma con la sedia a rotelle non è facile trovare casa». «Se non è l'acqua è la muffa alle pareti o il caldo torrido che si crea nella serra d'estate perché i meccanismi d'apertura sono rotti - aggiunge una vicina che assiste Maria - sarebbe un bel complesso, ma negli anni è davvero precipitato, anche per l'incuria di alcuni residenti purtroppo».



Una soluzione potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Ad assicurarlo è Ater: «Sta partendo una verifica straordinaria dell'impianto a cui seguiranno le manutenzioni necessarie entro la fine della prossima settimana - spiega il presidente Gianluca Zaramella - tutte supervisionate dai nostri addetti insieme alla ditta incaricata delle manutenzioni». Un'altra importante conferma è arrivata di recente: entro fine anno saranno conguagliati gli affitti per chi con la legge 39/2017 si è visto aumentare il canone, poi ricalcolato su decisione della Regione. «Il ricalcolo parte da marzo e sarà retroattivo. Noi consideriamo di saldare tutto ben prima di fine anno» assicura Zaramella.
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