La Tav corre verso Padova: via al progetto da 1,5 miliardi, i cantieri dal 2023

Domenica 8 Maggio 2022 di Mauro Giacon
La Tav corre verso Padova: via al progetto da 1,5 miliardi, i cantieri dal 2023

PADOVA - L’alta velocità marcia verso Padova. È cominciata infatti il mese scorso la progettazione definitiva della tratta che da Vicenza arriverà a Montà. A cui seguirà l’attraversamento della città con la nuova stazione. È una notizia molto importante perché avvicina il momento in cui anche Padova vedrà il quadruplicamento della linea da Milano. La progettazione, per cui sono stati stanziati 25 milioni di euro, è affidata al Consorzio “Iricav Due” per conto di Rfi e dovrà concludersi entro il dicembre di quest’anno. È affidata a due studi. Il primo dovrà verificare come superare le interferenze geografiche. Il secondo curare il tracciato.
Siamo alla fase esplorativa della progettazione ovvero al confronto delle soluzioni dal momento che non esiste una base consolidata, ma solo un preliminare approvato dal Cipe e comunque stiamo parlando del 2004.

Dunque per ogni zona occorre uno studio di fattibilità. Per esempio un punto difficile sarà l’attraversamento della A 31 in corrispondenza del fiume Tesina. La cosa più semplice sarebbe una sopraelevata ma dal punto di vista paesaggistico non trova l’ok dell’amministrazione di Torri di Quartesolo.


IL PUNTO CRITICO
Un altro punto “caldo” è l’ingresso ad ovest della città perché la linea all’altezza di Montà dovrà fare i conti con i binari da Bologna, quelli per Castelfranco e quelli attuali da Milano. Potrebbe esserci bisogno di un percorso in sopraelevata anche qui. Per gli ingegneri è la cosa più semplice. Poi ci sarà tutto il problema dell’ingresso in stazione che è in corso di studio da parte di Italferr. Per ora la soluzione migliore sembra quella di arrivare in galleria o in trincea fino al nuovo cavalcavia Borgomagno e da lì risalire in superficie con i binari verso il lato Nord-Arcella.
I TEMPI
Alla fine di quest’anno con il progetto pronto cominceranno le conferenze dei servizi con i vari enti che dureranno 6 mesi. Poi si dovrà adattare il progetto alle prescrizioni ed entro la prossima estate approntare l’atto aggiuntivo per capire quanto costa veramente e dare l’avvio ai lavori che dureranno almeno cinque anni. Ad essere ottimisti dunque 2028. Senza però l’arrivo in stazione che è preventivato per il 2030. In totale l’investimento sul nodo di Padova sarà di 1,5 miliardi e porterà ad un aumento del flusso dei viaggiatori da 13,5 a 18 milioni: il 30 per cento in più.


L’AVANZAMENTO
Per dare un’idea generale della situazione la tratta dell’Alta velocità Verona-Vicenza-Padova affidata a Iricav Due (83% dal gruppo italiano Webuild e per il 17% da Hitachi Rails Sts) attraversa 22 comuni ed è divisa in vari lotti. Alcuni in realizzazione, altri in progetto. È già in cantiere la Verona-Vicenza, una tratta di 44 km con un investimento di 2,76 miliardi. Attualmente siamo al 13% di avanzamento dei lavori. Per dare un’idea dell’opera vi sono impegnate 320 aziende in gran parte venete.
Il progetto definitivo dell’attraversamento di Vicenza è in fase di consegna dopo aver recepito le indicazioni di Italferr. I lavori partiranno entro l’anno, dopo la firma tra il concessionario ed Rfi. Tempi, 5-6 anni.
Poi toccherà alla Vicenza-Padova. Sono 26 chilometri con il rifacimento di circa 9,8 chilometri di linea storica. Prima parte Vicenza est-Grisignano di Zocco. Seconda parte da lì fino in città. La linea è stata esclusa dai fondi del Pnrr perchè i lavori non sarebbero mai terminati entro il 2026 come impongono i fondi europei. Ma è stata inserita nel “fondone” nazionale di “Italia Veloce” che accelera le procedure al punto di nominare un Commissario straordinario, Vincenzo Macello, per la realizzazione e dunque muoversi in rapidità.


I VANTAGGI
L’opera è fondamentale per il Pnrr e per il Corridoio transeuropeo Ten-T Mediterraneo che dalla Spagna arriva alla frontiera Ucraina. La tratta Verona-Padova di 76,5 chilometri in totale secondo le previsioni costerà circa 4,8 miliardi, taglierà quasi 300mila tonnellate di emissioni Co2 l’anno e il 50% dei tempi di percorrenza del viaggio portando cinque milioni di passeggeri l’anno e con la creazione di circa 4mila posti di lavoro.

 

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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