Corsa ai tamponi per Capodanno, ma le farmacie stanno finendo le scorte

Martedì 28 Dicembre 2021 di Mauro Giacon
Farmacie, migliaia i tamponi eseguiti

PADOVA - Il tampone è diventato una necessità.

Si calcola che almeno 71.700 padovani lo facciano ogni giorno. Almeno 55.600 con le confezioni fai-da-te, calcolando una media (bassa) di 200 test venduti per ogni farmacia (sono 278). Poi ci sono i 5mila che quotidianamente vanno nei punti dell’Ulss e i 2.500 dell’Azienda ospedaliera. Infine gli 8.600 ai gazebo. Il problema è che per le feste e le cene di capodanno private la richiesta di auto-testarsi aumenterà. Le farmacie al momento sono senza scorte e stanno attendendo le forniture fra oggi e domani. C’è chi ha prenotato 3mila tamponi e altri che ne hanno riservati addirittura 20mila.


SPESA E CODE
Con questo ritmo i padovani da qui al primo di gennaio spenderanno una media di 550mila euro solo per la verifica personale. Il resto farà la coda com’è accaduto ancora ieri, allo Stadio Euganeo dove l’Ulss 6 ha dovuto per l’ennesima volta chiudere l’afflusso un’ora prima in mattinata, dopo aver fatto mille tamponi. Altrimenti non sarebbe riuscita a smaltire i 400 bambini delle scuole prenotati per il pomeriggio. I farmacisti sono in questo momento sotto pressione. Nella settimana che precede il Natale hanno eseguito 8.669 tamponi e la bellezza di 59.933 dall’inizio del mese. Ma nello stesso tempo hanno anche i vaccini da fare. Dal 20 al 26 dicembre ne hanno iniettati 956, primi in Veneto. Sono il 10 per cento del totale giornaliero. Poi fanno l’antinfluenzale e infine devono pensare ai propri clienti dietro al banco.


CIRILLI
«Sono contento che Zaia ieri si sia accorto Di quanto servono le farmacie chiedendo loro di tenere aperto anche alla domenica mattina - dice il presidente dell’Ordine, Giovanni Cirilli - certo qualcuno per spirito di servizio lo farà ma non ne possiamo più. È ora che la gente si vaccini. Noi più che mettere a disposizione anche prodotti che individuano Omicron come Pan Bio, non possiamo. Ma adesso si sta esagerando. Ho prescrizioni di pediatri che chiedono il tampone prima di visitare il bambino raffreddato. E inoltre è saltato il protocollo che ci imponeva di testare solo gli asintomatici. Invece arrivano anche gli altri e siamo noi che attiviamo la procedura di isolamento al posto dell’Ulss. Inoltre facciamo dai 60 agli 85 tamponi al giorno solo nella mia piccola farmacia di Onara. E per i vaccini ne facciano 10 al giorno».
Il problema dei tamponi è anche quello di trovare chi li fa, il farmacista accreditato e l’infermiere. Dice Sebastiano Ciato: «Noi ci limitiamo a circa 60, ne faremmo anche di più ma non posso distogliere chi è al banco». Non si trovano farmacisti laureati, sono 35 le farmacie che li stanno cercando. Ciato ha venduto 2mila tamponi nei due giorni prima di Natale. Alla Guizza riferisce il dottor Stefano Grigoletto sono stati circa 500.


LE SCORTE
Livio Pinzerato è il titolare della farmacia Santa Giustina. «Prima di Natale abbiano esaurito tutte le scorte al ritmo di 600 al giorno. Ora attendiamo i nuovi carichi che devono arrivare fra oggi e domani altrimenti non serviranno a niente. Si è cominciato con quelli che volevano stare tranquilli, per finire alla sicurezza della cena con gli amici. E in mezzo c’era chi ha avuto il contatto di un contatto e aveva paura. Mi sorprende anche la crescita della richiesta di vaccini, noi ne facciamo una dozzina due o tre volte alla settimana. Ci vogliono spazi e personale, eppure siamo prenotati fino a fine febbraio. Se l’Ulss 6 mi desse un infermiere e una segretaria comprerei un gazebo e ci metterei un pc collegato e ne farei 500 al giorno. Ma così no, siamo in 5. Da ultimo vedrà che cosa succederà con le mascherine Ffp2, obbligatorie nei mezzi pubblici. Sarà un altro assalto».


I VACCINI
Piero Flamma ha una farmacia a Bosco di Rubano. «Di tamponi ne vendiamo 180 al giorno, ora ci devono arrivare. Poi facciamo anche i tamponi ai gazebo, quelli con prescrizione, 4000 da gennaio. Al massimo 50 al giorno. Per fare i vaccini invece dobbiamo radunare gruppi da 6 per Pfizer o da 20 per Moderna. Per rispettare i clienti della farmacia li facciamo durante il giorno di chiusura da mattina a sera. È stressante andare avanti così da due anni, siamo in tre».
 

Ultimo aggiornamento: 17:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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