PADOVA - È in arrivo la stretta sui tamponi, per far fronte all'assalto ai Covid point registrato negli ultimi giorni in Veneto.
«Un caso nella classe di mio figlio, ma per fare il test servono 9 giorni»
Aumenta il numero di tamponi richiesti
«È esplosa la richiesta di screening - ammette Flor - facciamo un numero di tamponi impensabile fino a un anno fa, viaggiamo su 140mila test al giorno e dobbiamo fare i conti con lunghe attese e disagi. Ci sono troppi tamponi frequenti senza motivo, chi li prescrive deve indicare il quesito diagnostico. Abbiamo informato le aziende che verifichino la natura delle impegnative, per far sì che non ce ne siano di inappropriate o, peggio, per ottenere il green pass. Su 25mila tamponi molecolari eseguiti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta ne consumano metà». Pesa anche il contagio nelle comunità scolastiche, al momento sono 2.149 le classi in quarantena. «Abbiamo fatto di tutto per preservare la scuola - continua Flor - In presenza di un positivo in classe magari si potrebbe pensare di fare il tampone solo al quinto giorno e non anche al primo, tanto comunque lo studente sta in isolamento. Noi dobbiamo mettere in sicurezza innanzitutto gli ospedali, il personale delle case di riposo e le scuole».
Test per pranzi e veglioni gratis
«Cercheremo di capire perché in alcuni luoghi c'è un maggiore ricorso al tampone, valutando anche l'incidenza della positività nell'area - continua Flor -. In particolare, a Treviso e a Vicenza, ma i controlli saranno a tappeto». L'Ulss della Marca procederà a una verifica incrociata con i medici di famiglia. Il sospetto è che qualcuno chieda il test, senza doverlo pagare, solo in vista di pranzi e veglioni. «Siamo al massimo - dice Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss 2 Marca Trevigiana - abbiamo potenziato tutte le linee. Oltre non possiamo andare. Chiederemo ai medici di famiglia se tutte queste persone hanno avuto sintomi tali da imporre un tampone di controllo o se c'è qualche altro problema. I medici che fanno le prescrizioni dovrebbero accertarsi della presenza di sintomi».