Tamponi, 3 ore di coda, una ragazza sviene: «Ospedale ai colli, serve un drive-in»

Lunedì 10 Gennaio 2022 di Elisa Fais
Ospedale ai Colli foto del 26 dicembre

PADOVA - Un'altra mattinata di caos e lunghe code, ieri, è andata in scena al punto tamponi dell'ex ospedale ai Colli di Padova.

Una ragazza che stava aspettando il proprio turno in fila, al freddo, si è sentita male improvvisamente perdendo conoscenza. Dopo essere stata soccorsa, la giovane è stata portata via in sedia a rotelle perché si riprendesse. Un episodio che ha scosso ulteriormente i presenti, già pesantemente turbati dall'attesa.

LE PROTESTE

Il lungo serpentone di cittadini in attesa è stato registrato dalle 8 alle 11. Solo in tarda mattinata il personale sanitario è riuscito a smaltire la coda, rispondendo a tutte le richieste. Lo conferma Vincenzo De Nitto, presente ieri al punto tamponi. «Ho aspettato tre ore e 40 minuti fuori, al gelo, per eseguire un test rapido racconta, arrabbiato Non è accettabile una situazione simile, la disorganizzazione è totale. Come se non bastasse, ho aspettato altri tre quarti d'ora per ricevere l'esito. Gli operatori al lavoro erano pochissimi, il personale fa quel che può, ma credo che qualcuno dovrebbe prendersi la responsabilità e offrire un servizio migliore al cittadino». Non è la prima volta che arrivano segnalazioni di questo tipo. Da circa un mese, ogni fine settimana, si assiste all'assalto al punto tamponi in via dei Colli che, la domenica, supplisce alla chiusura di quello all'Euganeo. È infatti l'unico attivo ad accesso libero, a Padova, nei festivi. «Non capisco perché non si possa organizzare il drive in continua De Nitto mi sembra un'ottima opzione. A Mestre almeno si sta in auto al caldo ad aspettare e non serve scendere. Non è concepibile lasciare le persone al freddo e alle intemperie d'inverno, così si rischia di aggravare il proprio stato di salute».

IL SISTEMA

Anche a causa dell'aumentare delle richieste di tracciamento, il sistema tamponi è andato in tilt. Per far fronte al problema, all'Ulss dal 12 gennaio scatta l'accesso solo su prenotazione e con impegnativa. Gli accessi liberi, sempre con prescrizione medica, sono possibili ancora fino a domani. Mentre per fissare un appuntamento nei giorni successivi è sufficiente collegarsi al sito aulss6.veneto.it, alla pagina dedicata ai tamponi. «Per prenotare chiarisce l'Ulss l'utente deve inserire i suoi dati e il codice dell'impegnativa, dematerializzata o rossa: si tratta di 15 caratteri alfanumerici indicati sotto il codice a barre in alto a destra». Nel padovano sono attivi anche i due punti tampone (uno per adulti e l'altro pediatrico) dell'Azienda ospedaliera nel parcheggio di via San Massimo, che da sempre lavorano su prenotazione. Anche in questo caso basta collegarsi al sito aoup.myprenota.it/tamponiconimpegnativa. Sul territorio c'è anche chi si muove autonomamente per un rientro a scuola in sicurezza. È il caso di San Piero in Gu, dove ieri è stata organizzata una giornata di screening per gli studenti di tutte le età. Sono stati eseguiti 213 tamponi e sono emersi sette casi positivi. «Abbiamo deciso di non arrenderci al Covid spiega il sindaco Paolo Polati e con l'aiuto di strutture private per non sovraccaricare il servizio sanitario nazionale già in sofferenza abbiamo creato questa sinergia per ripartire in sicurezza e fare sentire le famiglie meno sole in questo periodo difficile. Siamo sicuri che questo tracciamento ci possa dare un respiro di serenità per i prossimi giorni». La tensostruttura è stata allestita nel cortile della scuola primaria. 

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