CAMPODARSEGO - Avrebbero ripetutamente provato ad estorcere del denaro ad un parrucchiere e poi, per sfuggire ai carabinieri, provocato un incidente stradale mandando una donna all'ospedale con 40 giorni di prognosi. Due fidanzati 21enni, entrambi nomadi, non sono però riusciti a farla franca. Sono stati individuati e riconosciuti dalle due vittime, oltre che da un testimone che per un po' aveva provato a seguirli. Sulla scorta delle indagini dei carabinieri di Campodarsego il pm Sergio Dini li ha iscritti sul registro degli indagati con le accuse di tentata estorsione, lesioni stradali, resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso.
La vicenda risale al 14 luglio scorso. La ragazza si reca in un salone di parrucchiere del paese dopo aver preso appuntamento per taglio di capelli con piega. La spesa è di un centinaio di euro. La ragazza paga senza battere ciglio e si allontana. L'indomani si ripresenta in salone, accompagnata dal fidanzato, sostenendo che il taglio non era stato fatto a regola d'arte. E pretende la restituzione dell'intera somma.
Il parrucchiere risponde per le rime. Ribadisce di aver effettuato il taglio in maniera precisa. E di non avere alcuna intenzione di restituire il denaro alla ragazza. Imprecando, i due nomadi si allontanano. Passano però ventiquattr'ore ed eccoli di nuovo in negozio. É il fidanzato stavolta a prendere in mano la situazione mentre la ragazza lo aspetta fuori. Si rivolge al parrucchiere in maniera aggressiva. Volano addirittura minacce. Il malcapitato capisce che la situazione sta degenerando. Non esita a contattare il 112.
Sul posto viene inviata una pattuglia dei carabinieri di Campodarsego. I due fidanzati sono ancora sul posto. Alla vista dei militari risalgono in auto e scappano a tutta velocità. La gazzella si getta al loro inseguimento. Palette e lampeggianti non bastano a farli desistere. I due non rispettano un segnale di precedenza andando a scontrarsi con l'auto guidata da una donna. Neanche in quest'occasione decidono di arrendersi. Lasciano la loro vettura nelle vicinanze di un ristorante e si danno alla fuga a piedi. Un testimone dell'incidente li vede scappare e si lancia all'inseguimento. Alla fine li perde però di vista ed è costretto a desistere. A quel punto ai carabinieri non resta altro che raccogliere le varie testimonianze nel tentativo di identificare i fuggiaschi, anche grazie alla targa della vettura. Sia il parrucchiere che la vittima dell'incidente, finita nel frattempo in ospedale con una prognosi di quaranta giorni per fratture varie alle ossa nasali e alle costole, li riconoscono senza indugio. Ed anche il testimone che li ha visti scappare li indica ai carabinieri grazie alle foto segnaletiche. Vi sono indizi sufficienti per procedere all'iscrizione sul registro degli indagati.
I due ventunenni, al momento incensurati, appartengono a due note famiglie nomadi. Gravitano abitualmente in accampamenti dell'Emilia Romagna. Le indagini dovranno ora accertare se vi siano stati in precedenza altri episodi di natura estorsiva.