Caldaie, tende, cappotti termici: 170mila case in attesa di ristrutturazione

Confartigianato calcola quante abitazioni nel padovano dovranno adeguarsi alle direttive europee nei prossimi sette anni

Venerdì 17 Marzo 2023 di Gabriele Pipia
Gianluca Dall'Aglio presidente Confartigianato

PADOVA - Prima il volano del superbonus e poi le direttive dell’Unione Europea: nei prossimi anni l’intera provincia di Padova continuerà ad essere un grande e prolungato cantiere. Caldaie, tende, cappotti termici e tanti altri interventi: sono 170mila le abitazioni che dovranno essere riqualificate per essere portate in classe E entro il 2030 e poi in classe D entro il 2033. Le stime sono state calcolate da Smart Land per Confartigianato analizzando le certificazioni energetiche depositate alla Regione Veneto negli ultimi dieci anni. La strada da fare per adeguarsi alle nuove norme è lunghissima. 

IL PANORAMA
Secondo i dati del censimento Istat più recente (2019) in provincia di Padova sono presenti 386.498 abitazioni occupate e 81.410 non occupate per un totale di 467.908 case che trovano posto in circa 192.000 edifici residenziali con una media di 2,4 abitazioni per edificio.

Gli edifici residenziali rappresentano l’85% di tutti gli edifici presenti in provincia e la media è di 2,4 persone per ogni abitazione occupata.


LE CERTIFICAZIONI
Negli ultimi dieci anni sono state rilasciate 157.382 certificazioni energetiche (Ape) relative al settore residenziale. Quasi la metà si trova nelle classi F e G. Se venissero confermate le regole contenute nella Direttiva Case Green, che ha ottenuto la prima approvazione del Parlamento Europeo pochi giorni fa, entro il 2030 dovrebbero quindi adeguarsi puntando al risparmio energetico. A queste 78mila abitazioni già certificate vanno sommate 92mila abitazioni da riqualificare non certificate. Si arriva così al conto totale di 170mila case che richiederanno interventi nei prossimi anni, più del 44% delle case occupate. Confartigianato ipotizza una spesa media di 30mila euro per alzare di una o due classi energetiche arrivando in classe E e di 40mila euro per raggiungere la classe D. L’investimento complessivo nel Padovano sarebbe di 700 milioni all’anno. Cifre altissime e molto vicine a quelle generate dal Superbonus che in provincia ha prodotto finora 1,2 miliardi di investimenti per una media di 500 milioni l’anno.


IL PARERE
I dati sono stati analizzati da Federico Della Puppa, responsabile area Analisi e strategie di Smart Land, e vengono commentati dal presidente padovano di Confartigianato Gianluca Dall’Aglio. «Sono due le principali condizioni per raggiungere l’obiettivo della transizione green degli edifici: un sistema di agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali e la possibilità di cessione dei crediti e dello sconto in fattura, soprattutto per i redditi bassi. Altrimenti - riflette il presidente - si tradurrebbe solo in un aumento di tasse per i proprietari, tenuto conto del fatto che nel nostro Paese siamo quasi tutti proprietari della nostra casa e il patrimonio immobiliare è datato».


LE AZIENDE
Abitazioni private ma non solo. Più di un’azienda padovana su tre negli ultimi cinque anni ha investito in politiche e strumenti per la sostenibilità economica e ambientale. La forbice va dalle aziende molto grandi alle ditte più piccole ed è ovvio che il budget non può essere uguale per tutte. La media è di 620mila euro a impresa investiti in un solo anno per pannelli fotovoltaici, rinnovo dei macchinari e installazione di impianti con maggiore efficienza energetica. Uno sforzo che ha fatto guadagnare a Padova tre posizioni nella graduatoria nazionale, conquistando l’undicesimo posto fra le province più propense agli investimenti green. E siamo appena all’inizio.

Ultimo aggiornamento: 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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