Agente di commercio 55enne trovato morto suicida dopo un mese e mezzo, nessuno aveva presentato denuncia di scomparsa

Domenica 25 Ottobre 2020 di Cesare Arcolini
Agente di commercio 55enne trovato morto suicida dopo un mese e mezzo, nessuno aveva presentato denuncia di scomparsa
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PONTE SAN NICOLÒ (PADOVA) - Si è tolto la vita forse attanagliato da solitudine e depressione. È stato ritrovato almeno 45 giorni dopo il tragico gesto. La vittima è un agente di commercio di 55 anni originario di Padova, ma residente a Ponte San Nicolò, in un condominio. Pare che il lavoro fosse stabile, ma con la crisi degli ultimi mesi anche quel posto sarebbe diventato precario per non dare più certezze economiche di un tempo. A riferirlo è stata la padrona di casa ai carabinieri al momento del rinvenimento del corpo dell'uomo.
L'altro giorno la proprietaria dell'immobile, dopo avere cercato ripetutamente il rappresentante, si è convinta a recarsi a casa da lui, pensando che fosse accaduto qualcosa di grave.

Con lei un fabbro per aprire la porta di casa nel caso l'affittuario ancora una volta non avesse risposto. La scena che si sono trovati di fronte la donna e l'artigiano è stata drammatica. Il cinquantacinquenne si è tolto la vita mediante impiccagione e il suo corpo si presentava in avanzato stato di decomposizione. Immediato è stato l'allarme al 112 e al personale del Suem 118. Sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri della locale stazione coordinata dal luogotenente Marco Corazza. 


LA SCELTA

L'uomo non avrebbe lasciato alcuno scritto in grado di spiegare i motivi di quella sua scelta. Il medico legale, dopo i primi accertamenti esterni effettuati sulla salma, ha riferito che il decesso sarebbe giunto un mese e mezzo fa. I carabinieri hanno effettuato accertamenti in tutte le stanze della casa. Non sono state trovate tracce che potessero far pensare ad una responsabilità di altre persone. L'agente di commercio avrebbe fatto tutto da solo. Nel condominio dove l'uomo ha vissuto in affitto per parecchio tempo nessuno si era accorto che quel signore schivo e taciturno da giorni non usciva più di casa. È morto nell'indifferenza, senza che nessuno sia riuscito a capire che la sua vita si stava infilando in un vicolo senza ritorno. Ai militari dell'Arma la proprietaria dell'immobile avrebbe riferito che il suo affittuario era una persona semplice, ma educata e sempre attenta nei pagamenti. In qualche occasione la donna si sarebbe anche offerta di abbonargli una mensilità nel caso avesse avuto problemi finanziari, ma l'uomo ha sempre pagato quel che doveva. Cosa sia successo resterà per sempre un mistero.

Come può essere possibile che un uomo non abbia un parente, un amico, un collega di lavoro che per 45 giorni non lo chiami, non si preoccupi dei suoi silenzi? Tra l'altro nessuno ha formalizzato denunce di scomparsa in tutto questo periodo. Il 55enne era dunque solo e non ha trovato il conforto di una voce amica che provasse ad aiutarlo. L'ex sindaco di Ponte San Nicolò e attuale assessore ai Lavori pubblici Enrico Rinuncini, messo al corrente dell'ennesima tragedia della solitudine, ha riferito: «Sono notizie che tolgono il fiato. Una sconfitta per tutti noi che non siamo stati in grado di rintracciare i drammi che questo nostro concittadino si trascinava nel profondo. Dobbiamo tornare tutti a fare comunità, a vivere la società, altrimenti i più fragili, le persone sole, non avranno mai un'ancora alla quale aggrapparsi». Da un primo riscontro, il nome della vittima non figurava tra le persone seguite dai Servizi sociali. Ora si trova all'istituto di Medicina legale di Padova in attesa che un parente lo riconosca.

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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