LOREGGIA - Rischia di finire dietro le sbarre Filippo Roncato, il 27enne di Loreggia, noto pr di molte discoteche del padovano, del trevigiano e del veneziano. La Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna per violenza sessuale inflitta nel maggio di quattro anni fa dal tribunale di Padova (presidente Elena Lazzarin).
Il precedente
É la seconda condanna che resiste al vaglio dei giudici di secondo grado. La Corte d’Appello aveva infatti confermato di recente la pena di sei anni di reclusione inflitta al pr dal tribunale di Treviso. É quella relativa all’episodio del 21 agosto 2015, avvenuto all’interno dell’Eurobaita al Lago di Castelfranco, quando il giovane venne arrestato. Roncato è accusato di aver trascinato una quindicenne in un angolo nascosto dell’area bar della discoteca. Mani sul seno e poi i baci, questo l’approccio secondo il racconto della minorenne. Il pr avrebbe poi abbassato gli slip alla ragazzina, nonostante la sua resistenza, e avrebbe ottenuto un rapporto sessuale completo. Con la forza della disperazione, la 15enne sarebbe poi riuscita a farlo desistere, a divincolarsi e fuggire. L’avvocato di Roncato, Fabio Pavone, ha già impugnato in Cassazione il pesante verdetto di condanna e si appresta a presentare ricorso contro il verdetto pronunciato dalla Corte d’Appello.
Il fatto
La vicenda esaminata dai giudici di secondo grado risale al 13 luglio 2016. Quel giorno Roncato si era recato a casa di un amico, a Massanzago. Nell’abitazione c’era un gruppo di ragazzi, intenti a bere e chiacchierare sul prato del giardino. Quando il pr è entrato nella villetta ha trovato ad accoglierlo la sorella dell’amico, una ragazza sedicenne. I due si erano trovati soli, lontani da occhi indiscreti, e Roncato ne avrebbe approfittato con approcci di natura sessuale nei confronti della minore.
Lo sfogo
Secondo il racconto della vittima lei avrebbe provato a respingerlo ed il pr avrebbe finito per desistere. Poi se ne sarebbe andato lasciando la piccola festa. Al rientro dei genitori, la sedicenne, disperata e in lacrime, si sarebbe sfogata raccontando la disavventura in cui era incappata. Mamma e papà l’avevano accompagnata alla caserma dei carabinieri di Trebaseleghe dove era stata sporta una dettagliata denuncia nei confronti di Roncato.
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