Statue dedicate alle donne, il sì del sindaco di Padova (ma frena su Prato della Valle)

Domenica 9 Gennaio 2022 di Alberto Rodighiero
La presentazione della proposta di dedicare una statua in Prato della Valle a Elena Cornaro Piscopia
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PADOVA - «Non dobbiamo perdere questa occasione, ma serve un percorso condiviso per decidere dove collocare la statua di Elena Cornaro Piscopia».

Dopo che del dibattito sollevato dalla mozione presentata dal consigliere della lista Giordani Simone Pillitteri e dalla consigliera Dem Margherita Colonnello si è occupato anche il New York Times, ora ad intervenire è Sergio Giordani. Il sindaco, però, pur appoggiando senza riserve lo spirito dell'iniziativa, non scioglie un nodo cruciale contenuto nel dispositivo: la collocazione della scultura dedicata alla prima donna al mondo ad ottenere una laurea, all'interno dell'isola Memmia. Del resto era già stato chiaro nell'intervista apparsa sul Gazzettino di ieri l'assessore alla cultura Andrea Colasio: sì alle statue dedicate alle donne illustri (78) in vari punti prestigiosi della città ma sulla collocazione a Prato della Valle più no che sì.


LA COLLOCAZIONE

Meno drastico ma sulla stessa posizione il primo cittadino, che la prende larga. «Vorrei anzitutto ringraziare i consiglieri comunali Simone Pillitteri e Margherita Colonnello per aver dato vita a un dibattito che ha avuto il merito di aprire una discussione autentica e appassionata che, a partire dalla nostra Padova, è approdata in tutto il mondo, come dimostra l'interesse delle più autorevoli testate internazionali ha premesso ieri Giordani - Il protagonismo femminile, il modo in cui nei secoli l'impegno e l'intelligenza di migliaia di donne, a prescindere dal fatto che abbiano avuto o meno una dimensione pubblica, ha contribuito nel concreto allo sviluppo e al crescere stesso della città per come la conosciamo oggi non può essere declassato per nessuna ragione a tema secondario».
In qualche modo soddisfatto per la visibilità e la risonanza della vicenda, Giordani evidenzia altri aspetti. «Poiché i fatti storici e il progredire delle vicende sociali e umane vivono anche nei simboli ha spiegato ancora il primo cittadino - è giusto immaginare modi e forme attraverso i quali la nostra comunità, guardando al futuro, si ponga il tema di dare atto a una cosa ovvia ma da non dare per scontata dato che purtroppo ancora oggi non lo è: le donne esattamente come gli uomini hanno fatto grande, fanno grande e faranno grande la nostra città. Padova non deve aver mai paura di porre temi innovativi, non deve aver paura di sorprendere e far discutere come in questo caso anche il mondo».
Detto questo, però, Giordani invita a fare una sintesi di tutte le suggestioni che sono emerse nel dibattito sollevato dalla mozione e, soprattutto, fa capire chiaramente che non è per nulla scontato che, alla fine, la statua possa essere posizionata in Isola Memmia.


LA CONDIVISIONE

«L'invito che faccio è che ciascuno, a partire dalle proprie posizioni, si impegni per una sintesi alta. Concentriamoci sull'obiettivo: sanare in maniera non paternalistica una carenza che esiste e quindi, come fecero i nostri avi, lasciamo a chi verrà dopo di noi il frutto materiale di una riflessione che la città ha vissuto nel presente ha concluso infatti il sindaco - Per prima cosa penso sia importante che la mozione arrivi in Consiglio comunale e di certo il dispositivo avrà anche il mio voto. Poi, se l'assemblea lo approverà, servirà capire modi e luoghi e su questo non ho preclusioni né alcun veto da porre. La mozione stessa lascia con intelligenza spazi di discussione. L'importante è che il percorso sia condiviso con le autorità competenti ma anche con le padovane e i padovani che a buon titolo hanno diritto come in passato a discutere su quali segnali del nostro vissuto e della nostra sensibilità condivisa lasciare a futura memoria. Per Padova questa è un'occasione, la nostra città può esprimere un pensiero nuovo e lungo che parla e parlerà ben oltre i nostri confini».


NUOVA CENTRALITÀ

Intanto Io Amo Padova, l'associazione espressione della lista Giordani, rilancia. «La proposta di dedicare una statua a Elena Cornaro Piscopia sia l'occasione per dare una nuova centralità a Prato della Valle». «Vorremmo che la mozione fosse solo il punto di partenza di un ragionamento più complessivo che, superato il momento dell'enfasi mediatica, andasse ben oltre il significato simbolico dell'omaggio alle donne, inducendo per un verso a riconoscimenti più concreti del loro ruolo nella nostra società, e per l'altro ad approfondire le molteplici tematiche e suggestioni che il Prato offre, nella sua duplice dimensione: quella monumentale e quella relativa agli utilizzi del suo grande spazio».


      
 

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