Sì alla statua di donna in Prato della Valle, ma non nell'isola Memmia

Martedì 1 Febbraio 2022 di Alberto Rodighiero
Le statue in prato della valle
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PADOVA - La maggioranza trova l'accordo sulla mozione proposta dal tandem Pillitteri-Colonnello, ma molto difficilmente la statua di Elena Cornaro Piscopia potrà trovare posto nell'isola Memmia.

Non solo. Si valuta anche la possibilità di dedicare un monumento ad altre figure femminili che non siano la prima donna laureata della storia.


LA QUESTIONE

A mettere la parola fine al dibattito sollevato dal dispositivo depositato dal consigliere della lista Giordani, Simone Pillitteri, e dalla consigliera Dem, Margherita Colonnello, hanno provveduto 5 emendamenti frutto di una serrata trattativa che ha portato a un accordo in maggioranza depositati ieri dal capogruppo del Pd, Gianni Berno, con il compagno di partito Nereo Tiso. Emendamenti in cui da un lato si riconosce l'alto valore della mozione (che vuole accendere i riflettori sulle figure femminili in città anche con nuove statue); dall'altro però si mette anche un punto fermo: l'isola Memmia con ogni probabilità non sarà il luogo adatto per nuove sculture.
Così si dà seguito alle perplessità avanzate dal soprintendente Fabrizio Magani e dall'assessore alla Cultura, Andrea Colasio. A essere determinate è stato l'emendamento 3 che recita: Nel casovnon fosse possibile utilizzare i due piedistalli vuoti in Prato per motivi storici e di tutela, si trovi in Prato o in centro un luogo dove poter ospitare nuove statue di donna. Nel testo originale, invece, non si faceva menzione dei motivi storici, uno dei cavalli di battaglia di chi ha contestato questa iniziativa. Non bisogna dimenticare, infatti, che i due piedistalli non sono vuoti per caso, ma perché proprio lì erano posizionati due Dogi della Serenissima, simbolicamente abbattuti dalle truppe napoleoniche.
Non solo. Nel testo emendato si specifica che la statura potrebbe trovare posto in Prato, facendo capire che la collocazione potrebbe essere individuata all'interno della piazza, ma non nell'isola Memmia. Si fa infine riferimento a generiche statue dedicate a donne e non specificamente alla prima laureata della storia.


IL CONFRONTO

La mozione è stata discussa ieri sera in Consiglio comunale. «Il testo ha accolto alcune integrazioni, frutto anche del dibattito sviluppatosi in questi mesi, e siamo certi che si troverà una soluzione concreta ha commentato Berno È interessante rilevare come la statua di Cornaro Piscopia fosse posizionata un tempo al Santo e poi trasferita al Bo». «La nostra mozione non è integralista, non imponiamo alcuna scelta ha detto invece Pillitteri Nel testo si specifica che dovrà essere condivisa la scelta della donna da rappresentare e il luogo dove collocare la scultura».
Critica, invece, la consigliera della lista Bitonci, Vanda Pellizzari: «Non riesco a comprendere un dibattito di questo tipo. La città deve fare ancora fronte al Covid e a una crisi economica che ha pochi precedenti. Sollevare un dibattito di questo genere ha veramente poco senso». «Io sarei stato più critico rispetto a questa proposta ha concluso il capogruppo di Area civica, Antonio Foresta, da sempre scettico rispetto alla mozione detto questo, si tratta di un importante passo in avanti rispetto al testo originale».

Ultimo aggiornamento: 14:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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