Padova. Stalking, bullismo e movida molesta: nel 2022 raddoppiate le misure preventive

Il questore: «Segnalate sempre episodi di degrado e pericolo per aiutare le forze dell'ordine nel loro impegno quotidiano»

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Serena De Salvador
Raddoppiate le misure preventive nel 2022

PADOVA - Abusi domestici, violenze connesse alla movida molesta, comportamenti pericolosi, accattonaggio, spaccio, ma anche bullismo via internet: sono 550 le misure di prevenzione che la questura di Padova ha adottato nel corso dell'anno appena concluso. Misure che, come suggerisce il nome, mirano a prevenire la commissione di reati andando a colpire coloro che vengono ritenuti socialmente pericolosi. Un numero significativo, specie perché questo tipo di provvedimenti è più che raddoppiato nel 2022 rispetto all'anno precedente, quando furono 266. La polizia di Stato padovana in questo esordio del 2023 traccia dunque il bilancio delle sue attività in tema di prevenzione, nel quale l'aumento del numero di provvedimenti si accompagna al calo dei reati, nuovamente confermato. Il tutto con un rinnovato appello del questore Antonio Sbordone ai cittadini: «Segnalate sempre episodi di degrado e pericolo per aiutare le forze dell'ordine nel loro impegno quotidiano».

I dati

Il dato complessivo sulle misure preventive parla da sé: in dodici mesi sono infatti più che raddoppiate, passando da 266 a 550 in provincia di Padova. Un incremento molto netto, che si riflette in particolare su alcune tipologie di provvedimento. In primis vi sono le violenze domestiche. Nei casi di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica all'interno di un nucleo familiare il questore interviene con un ammonimento nei confronti del responsabile (che consente anche il ritiro di eventuali armi), garantendo una tutela più rapida alla vittima. Nel 2022 ne sono stati emessi 84 a fronte dei 23 del 2021. Se ne aggiungono 32 emessi per atti persecutori (stalking). Importante è poi stata l'attenzione riservata da piazzetta Palatucci a violenze e comportamenti scorretti legati alla movida. Lo scorso anno sono infatti stati disposti 78 daspo Willy, particolare accezione del daspo urbano ispirata dalla morte di Willy Monteiro Duarte, il 21enne picchiato a morte nel settembre 2020 a Colleferro (Roma) durante una rissa in strada. Detto anche daspo anti risse o contro la movida violenta, vieta l'accesso ai locali pubblici a chi è responsabile di disordini e atti violenti. Di questi 78, 29 hanno visto vietare l'accesso ai locali dell'intera provincia. Per coloro che si rivelano molesti o pericolosi nei luoghi pubblici vi è invece il divieto d'accesso alle aree urbane (Dacur): anche in questo caso il divario rispetto al 2021 è imponente, con 54 provvedimenti emessi lo scorso anno a fronte degli 8 del precedente. Le zone in cui si è concentrato il maggior numero di servizi che hanno portato a identificare le persone destinatarie di questa misura sono la stazione ferroviaria e le piazze del centro storico. Il Dacur viene adottato anche per soggetti che vengono denunciati o arrestati per reati di spaccio commessi nelle vicinanze dei locali: 12 sono stati i provvedimenti di questo tipo nel 2022.

Si aggiungono 121 fogli di via obbligatori (105 nel 2021) che hanno colpito persone residenti altrove che hanno commesso reati nel Padovano: 55 sono stati allontanati dal capoluogo e 67 da altri comuni. Notevolmente aumentati anche gli avvisi orali (161 contro i 68 del 2021) verso soggetti socialmente pericolosi che, se sorpresi a commettere altri reati, potrebbero essere sottoposti a sorveglianza speciale. Infine sono passati da 5 a 7 i daspo sportivi per reati commessi appunto durante manifestazioni sportive e una novità sono gli ammonimenti per episodi di cyberbullismo commessi nelle scuole, da adolescenti e giovanissimi. Nel 2022 ne sono scattati due, mentre l'anno prima non se ne erano registrati.

Il questore

«Nell'anno appena concluso - spiega Antonio Sbordone - il ricorso alle misure di prevenzione di competenza del questore ha visto un sensibile incremento. Nel quadro complessivo delle misure per prevenire la commissione di furti, rapine, violenze e reati tra le mura domestiche come nei centri urbani, nei locali e negli impianti sportivi, questi provvedimenti garantiscono un'indubbia efficacia. Se è vero che i risultati dell'attività sono difficilmente quantificabili, è indubbio che il numero di tutti i reati, e in specie di quelli che provocano maggior allarme sociale, è in calo. Bisognerà insistere su questa strada». 

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