Lo stalker di "Sotto il salone" verso il patteggiamento: l'ultima parola al giudice

Il titolare della profumeria “Edwige” ha incassato il sì del pm per una pena di due anni e sei mesi, manca solo la sentenza

Martedì 5 Luglio 2022 di Marco Aldighieri
Sotto il Salone, Padova (foto di archivio)

PADOVA - Il caso dello stalker di Sotto il Salone è a una svolta. Ieri mattina, 4 luglio, davanti al Tribunale monocratico, l’avvocato Marco Locas ha chiesto per il suo assistito, Simone Michelon di 32 anni, di poter patteggiare una pena di due anni e sei mesi.

Ed ha incassato il sì del pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini. L’ultima parola adesso spetta al giudice Giulia Leso con la sentenza prevista per il prossimo 11 di luglio.

Verso il patteggiamento?

La Procura aveva chiesto il giudizio immediato per il commerciante di Limena titolare della profumeria “Edwige” di Sotto il Salone. Il 32enne è accusato di avere ripetutamente molestato una commessa di 28 anni dipendente di una boutique di via Roma difesa dal legale Claudia Bagattin. Gli inquirenti hanno anche ordinato al medico legale Claudio Rago, di appurare se Michelon è in grado di intendere e di volere e quindi affrontare un processo. Il responso è stato positivo, perchè all’esperto nominato è apparso molto collaborativo. In passato ha subito alcuni ricoveri per scompensi psichici, ma nulla che vada a ledere la sua capacità di rapportarsi con la realtà. Il commerciante è in carcere dal 17 di marzo. Così il suo legale ha chiesto e ottenuto di poter patteggiare la pena, e ha anche chiesto che possa essere scarcerato per andare ai domiciliari. Se anche questa richiesta sarà accettata, Michelon dovrà indossare un braccialetto per monitorare tutti i suoi spostamenti. Intanto in cella ha già iniziato una terapia farmacologica. Non solo, ha scritto una lettera di scuse depositata al giudice e vuole risarcire la vittima con 2 mila euro. «Sul risarcimento - ha dichiarato l’avvocato Bagattin - ci riserviamo su una eventuale causa civile. Detto questo, lui non ha mai chiesto direttamente scusa alla mia assistita e alla sua famiglia. Ma ha scritto una lettera di scuse generiche presentata al giudice. Quando uscirà dal carcere la ragazza, pur sapendolo agli arresti domiciliari, non si sentirà sicura. Dovrà sempre guardarsi alle spalle».

I fatti

La commessa è stata perseguitata dal negoziante per oltre un anno. Disperata, dal dicembre dell’anno scorso a marzo di quest’anno, ha presentato cinque denunce per atti persecutori. Le prime quattro ai carabinieri e sono del 23 dicembre del 2021, e poi nei giorni tre, quattro e 15 di febbraio del 2022. Quindi l’ultima è di martedì 15 marzo questa volta alla polizia. L’episodio più drammatico si è registrato la sera di San Valentino in via Dante, quando Michelon è stato arrestato. La Procura ha agito in modo tempestivo per evitare il peggio. L’ha minacciata di morte urlandole «Hai finito di vivere». Addosso i carabinieri gli hanno trovato e sequestrato un “kubotan”, di fatto un punteruolo che può essere usato come un’arma bianca. Il Gip ha convalidato l’arresto ed è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati. Poi sabato cinque marzo è tornato a importunare la commessa. Il magistrato aveva chiesto l’arresto del negoziante, ma il Gip Claudio Marassi ha optato per la misura restrittiva del divieto di avvicinamento alla vittima di almeno 100 metri. Domenica, alle 20.30, Michelon ha di nuovo importunato la ragazza, seduta con un paio di amici sui tavolini di “Baessato”. Fino ad arrivare a martedì all’ora di pranzo dove è tornato alla carica, posizionando all’esterno della boutique di via Roma dove lavora la giovane. La sua presenza è stata immortalata anche dalle telecamere della videosorveglianza. Il pubblico ministero di turno Valeria Spinosa ha chiesto la convalida dell’arresto, mentre il sostituto procuratore Dini il carcere. E il Gip ha accolto entrambe le richieste, sottolineando la pericolosità sociale dell’indagato e l’avere violato la misura restrittiva già in atto.

Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 08:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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