Stadio Appiani, scendono in campo gli ex campioni: «Quella gradinata non va demolita»

La scritta: "Memoria, rispetto, salviamo la gradinata"

Martedì 7 Marzo 2023 di Andrea Miola
Gli striscioni comparsi davanti alla curva dello stadio Appiani

PADOVA - Fermare le ruspe prima che sia troppo tardi o quantomeno ridimensionare gli interventi previsti. La demolizione della gradinata est dello stadio Appiani è ormai dietro l’angolo, preannunciata una decina di giorni fa dal Comune e con la ditta vincitrice del relativo appalto che sta predisponendo le attività preparatorie, ma tanti tifosi non si arrendono e non riescono proprio ad accettare che quei gradoni, magari un po’ malconci per l’incuria del tempo ma testimoni delle imprese epiche del Padova, siano destinati a sparire. E non è solo chi ha vissuto sugli spalti gli anni d’oro della squadra a muoversi per un cambio di rotta: sono numerosi gli ex giocatori biancoscudati protagonisti sul terreno di gioco dell’Appiani che stanno lanciando appelli per salvare il tempio del Calcio Padova

Sulla rete appaiono così di ora in ora i video di alcuni dei giocatori più amati dalla piazza che in quel terreno di gioco hanno costruito gran parte delle loro fortune: da Pippo Maniero a Emanuele Pellizzaro, da Damiano Longhi a Carmine Parlato o Maurizio Coppola, colui che ha segnato il gol della vittoria nello spareggio per la serie A con il Cesena. «Vanno sostenute – le sue parole – le persone che si stanno dando da fare perché non vengano demolite le gradinate dell’Appiani, stadio che ha fatto la storia della città e dei tifosi a cui tutti noi siamo legati, io per primo perché lì ho conquistato la serie A. È dentro al mio cuore e tutti insieme ce la possiamo fare».
Molto sentito anche il video-messaggio di Angelo Di Livio che proprio a Padova e in quello stadio ha preso l’ascensore per il calcio che conta. «Sentire la notizia del possibile abbattimento della gradinata est dell’Appiani mi fa male – commenta – perché siamo tutti legati a quello stadio e a quella tribuna.

Ricordo all’entrata in campo il colpo d’occhio di quel settore sempre pieno che ti dava naturalmente una spinta incredibile. Ci vuole buon senso e quindi sto con il comitato e spero che i tanti appelli vengano apprezzati e capiti. La storia non si può distruggere, la storia deve rimanere là e può bastare lasciare qualche gradone per non dimenticare. Questa sarebbe la cosa più giusta da fare per tutti gli amanti del calcio e per tutti i tifosi padovani». 

Il giornalista Sky Gianluca Di Marzio oltre che nelle vesti di comunicatore, parla anche in quelle di figlio, ricordando la corsa sotto la curva e la gradinata per festeggiare un gol importante contro il Perugia di papà Gianni, allora allenatore del Padova e scomparso poco più di un anno fa. 

IL COORDINAMENTO

Il Comitato Pro Appiani sta coordinando la tifoseria biancoscudata e si è subito mosso per evitare il peggio prima che sia troppo tardi. «Pur essendo il gruppo più radicale su questo fronte – spiega Marco – una delle anime del comitato insieme a Giovanni, Letizia e Jonathan – sappiamo che è impossibile salvare la gradinata nel suo complesso, anche se non riteniamo che sia pericolante come si dice e vogliamo arrivare a trovare una soluzione con il dialogo senza arrivare allo scontro. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi con l’assessore allo sport Bonavina, che si è dimostrato disponibile all’ascolto, e venerdì ci sarà un altro appuntamento, anche se il tema è competenza soprattutto del collega Micalizzi che segue i lavori pubblici. Non mettiamo nemmeno in discussione il resto del progetto – aggiunge – con lo stombinamento del canale Alicorno, la pista ciclabile e il terrapieno, ma tutto questo è compatibile con la nostra richiesta di salvare i primi trenta gradoni per tenere vivo lo stadio e la sua memoria, con un bar e il museo del Padova. In caso di abbattimento totale, poi, c’è poca chiarezza su cosa verrebbe fatto». Ieri intanto è stato rimosso lo striscione da loro collocato nella recinzione con scritto: “Memoria, rispetto, salviamo la gradinata”. 

Ultimo aggiornamento: 08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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