Nuove accuse contro Freddy, rubava gasolio e pagò la villa in contanti

Mercoledì 8 Maggio 2019 di Luca Ingegneri
Nuove accuse contro Freddy, rubava gasolio e pagò la villa in contanti
Rubava il gasolio ai suoi abituali clienti. E lo rivendeva in nero a prezzi stracciati. Emergono nuove accuse a carico di Freddy Sorgato, l'ex ballerino condannato a trent'anni per l'omicidio di Isabella Noventa, e ora nuovamente indagato per furto aggravato. É stata la dettagliata informativa dei militari del Nucleo di polizia economico tributaria ad incastrare l'ex dipendente della società Q8 Quaser srl. Ad ogni scarico di carburante Sorgato si assicurava una provvista da poter piazzare ai clienti fidati. L'apparecchio metrico montato sull'autobotte non era tarato correttamente. Freddy riusciva a far figurare l'erogazione di un quantitativo di litri superiore a quelli effettivamente consegnati.

I controlli contabili compiuti dalla Finanza sulla documentazione delle autobotti della Q8 Quaser hanno evidenziato palesi incongruenze. Sui tagliandi relativi alle consegne di carburante i conti non tornavano. A conferma di questa redditizia attività illecita vi sarebbero la cisterna, i capienti cubi in plastica, le numerose taniche e i tubi di travaso con raccordo a baionetta per autobotte rinvenuti nella vecchia casa della famiglia Sorgato. Gli investigatori ipotizzano che il commercio di carburante in nero andasse avanti da una ventina d'anni o quantomeno da quando Freddy (era il 2000) è stato assunto alla Q8 Quaser. Sono stati individuati e sentiti due dei suoi abituali acquirenti di carburante. Effettuavano un paio di rifornimenti l'anno, da migliaia di litri di gasolio per volta e li pagavano rigorosamente in nero. La traccia più datata scovata dalle Fiamme gialle è un assegno risalente all'ottobre 2002. Si tratta del corrispettivo di un acquisto di gasolio in nero.
É proprio a partire da quel periodo che la Finanza ha provato a quantificare la ricchezza accumulata da Sorgato. Partendo da dati oggettivi: la sostanziale assenza di prelievi dai conti correnti e di pagamenti con bancomat e carte di credito. Per contro è stato individuato un costante flusso di versamenti in contanti o con assegni, del tutto incoerente rispetto alla sua posizione reddituale. Freddy aveva un elevato tenore di vita, con un'enorme disponibilità di contante: nel lungo periodo preso in esame (dal secondo semestre 2002 al giorno dell'arresto, 16 febbraio 2016) avrebbe sostenuto spese per oltre un milione e mezzo, solo parzialmente giustificate da redditi leciti, quantificati in circa 728mila euro. La sproporzione tra il suo patrimonio e le legittime fonti di guadagno ammonterebbe quindi a 821mila euro. Tra cui figurano anche i 232mila euro utilizzati per pagare, a tranches di 25-30mila euro al mese in tagli da 50-100 euro, gran parte del costo della villetta di Noventa.
 
Ultimo aggiornamento: 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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