Una denucia per stalking e lesioni dopo la "spedizione punitiva"

Mercoledì 12 Gennaio 2022
Una denucia per stalking e lesioni dopo la "spedizione punitiva"

SANT' ANGELO DI PIOVE - Enrico Cacco e Manuele Ferrato erano finiti nei guai, sempre assieme, anche all’inizio di maggio dell’anno scorso. Avrebbero partecipato a una “spedizione punitiva”: vittima Giuseppe Mion che li denunciò ai carabinieri. Entrambi finirono indagati per stalking e lesioni, ma alla conclusione delle indagini il Pm Luisa Rossi ha chiesto in rinvio a giudizio per Cacco e l’archiviazione per Ferrato. 
Ma l’episodio, che coinvolgerebbe i tre uomini, apre scenari nuovi alla luce di quanto avvenuto sabato pomeriggio a Celeseo di Sant’Angelo di Piove di Sacco, quando, dopo un pranzo luculliano, qualche birra di troppo e probabilmente l’assunzione di qualche stupefacente (probabilmente cocaina) a casa di Cacco, Ferrato, gesticolando con una pistola infilata nella cintola, si è sparato un colpo che gli ha trapassato la coscia. 


I PROTAGONISTI
I precedenti di Cacco e Ferrato sono legati principalmente a reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. In particolare, poi, Ferrato nel marzo 2017 era stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione abusiva di munizioni per armi comuni da sparo e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Giuseppe Mion, invece, fa parte di un giro diverso. Imprenditore 46enne di Noventa Padovana, era stato arrestato nel 2020 perché organizzò l’anno precedente una rapina a una sala video slot di Mirano assieme a Ivan Giantin. 
Giantin è un altro nome ben noto all’Arma: ex affiliato della Mala nell’era post Maniero, è finito tra gli indagati dell’ultima grossa operazione antimafia dei carabinieri del Ros che ha decapitato una rediviva “mala del Brenta” di seconda generazione, spinta dalla fama di vecchi capibastone come Paolo Pattarello, 73enne Arcellano d’adozione, implicato nell’omicidio dei fratelli Rizzi, e Marco Padovani, 71enne residente a Brusegana.

Nomi storici della banda di Maniero reclutati dal nuovo aspirante boss Loris Trabujo, vertice del clan dei “mestrini” assieme a Gilberto Boatto, per incutere terrore sulle proprie vittime. 


I COLLEGAMENTI
Ma cosa unisce Cacco, Ferrato e Mion? Più che altro sarebbe il caso di domandarsi cosa li divide, che è anche l’oggetto delle indagini sull’episodio del maggio scorso (concluse e in attesa di passare al vaglio del giudice), visto che si tratta del movente per cui Cacco e Ferrato si sarebbero presentati a casa di Mion. Probabilmente si tratta di un regolamento di conti o di una spedizione punitiva tra componenti di frange di bande diverse, ma con territorio, interessi e obiettivi comuni.
Fatto sta che una sera di maggio Cacco (e Ferrato, secondo la denuncia di Mion, per cui però è stata chiesta l’archiviazione dal Pm) sarebbero entrati a casa di Mion. Uno - Cacco - l’avrebbe pestato. La posizione di Ferrato, invece, sembra diversa. Forse sarebbe stato solo spettatore della scena. 


LA DENUNCIA
Dopo essere stato pestato, Mion l’anno scorso si rivolse ai carabinieri, denunciando la coppia di amici. Entrambi furono indagati per stalking e lesioni, ma il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio solo per Cacco. 


LE ARMI
Intanto le indagini dell’Arma, per quanto riguarda sabato scorso, si concentrano sulle due pistole ritrovate nella fioriera del vicino di casa di Cacco a Celeseo di Sant’Angelo di Piove di Sacco dopo il ferimento accidentale di Ferrato sabato scorso. Si tratta di una replica di una pistola Beretta 92 calibro 9, simile a quella in uso alle forze dell’ordine, modificata per renderla offensiva, rinvenuta con il colpo in canna e 7 munizioni nel caricatore, e di una pistola Beretta modello 34 calibro 9, anch’essa con colpo in canna e 6 munizioni nel caricatore, sulla quale sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza. Una delle due ha la matricola mai registrata, l’altra ha la matricola abrasa, e di fatto è una pistola assemblata con più pezzi provenienti da altre armi.
 

Ultimo aggiornamento: 12:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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