Due notti in strada, poi il lieto fine: sparita all'Ikea è tornata a casa, ecco com'è andata. Vaste ricerche, ma era in città

Mercoledì 21 Settembre 2022 di Serena De Salvador
Il ritorno in famiglia di Mariam
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PADOVA - Le notti passate all'addiaccio, accovacciata sotto le scale all'esterno dell'ospedale. Le giornate assorbite da lunghe camminate per le strade del centro. Così la 27enne Mariam Zaouak ha trascorso le ore fra domenica pomeriggio e ieri mattina dopo aver fatto perdere le sue tracce al negozio Ikea dove si trovava con la madre e la sorella. Dopo un giorno e mezzo d'angoscia ieri i familiari hanno potuto riabbracciarla al comando provinciale dei carabinieri, che l'hanno rintracciata all'ingresso dei giardini dell'Arena. È stato un allontanamento volontario, ha spiegato lei stessa. La giovane, nata e cresciuta a Cittadella, ha raccontato di stare attraversando un periodo complesso e di aver sentito il bisogno di allontanarsi momentaneamente dalla sua quotidianità.

L'AVVISTAMENTO
Mancavano pochi minuti alle 10 di ieri quando alla caserma di via Rismondo è arrivata la chiamata attesa dal giorno prima: «L'abbiamo trovata, sta bene». Mariam stava passeggiando tra via Porciglia e via Morgagni, accanto al cancello sud dei giardini dell'Arena. Stanca e con i vestiti vecchi di due giorni, ma viva e in buona salute. Dal pomeriggio precedente, quando i familiari avevano formalizzato la denuncia di scomparsa, un massiccio dispositivo di ricerche era stato messo in campo per ritrovarla.
Fondamentale è stato il segnale del suo cellulare. Inizialmente il telefonino era stato spento, tanto che i tentativi di genitori e fratelli di chiamarla erano andati a vuoto. Poi però è stato riacceso un paio di volte, permettendo agli inquirenti di circoscrivere la zona in cui si trovava l'apparecchio e questa era la speranza anche la 27enne. Grazie alla descrizione dell'abbigliamento fornita dai familiari i carabinieri l'hanno riconosciuta velocemente. Avvicinarla all'inizio non è però stato facile: Mariam è maggiorenne e trattandosi di un allontanamento volontario non poteva essere obbligata a tornare sui suoi passi.

Tuttavia a fronte dell'enorme preoccupazione dei familiari, i militari sono riusciti a convincerla a rientrare.

L'ITINERARIO
La sorella e il padre erano arrivati a Padova già di prima mattina per cercarla personalmente e, ricevuta la telefonata tanto attesa, si sono precipitati al comando provinciale dove nel frattempo anche la 27enne era stata portata e rifocillata. Lì, in attesa dell'arrivo dei parenti, ha ripercorso le tappe dei quasi due giorni trascorsi in strada. Domenica pomeriggio era arrivata con la madre e la sorella minore all'Ikea per fare delle compere. Nella ressa aveva approfittato di un istante di distrazione delle parenti per scivolare tra gli scaffali e imboccare l'uscita. Senza auto né denaro contante, si era incamminata in direzione del centro. Nessuna meta precisa, né un incontro fissato con qualcuno.
Mariam, che ha frequentato l'Accademia di belle arti, dopo un breve matrimonio conclusosi anni fa che l'aveva portata a trasferirsi in Lombardia, è tornata a vivere a Cittadella. «Volevo stare un po' qui in città, vorrei poter vivere a Padova» si è limitata a raccontare la giovane donna. Ha così vagabondato fino alla serata di domenica, arrivando nella zona dell'ospedale. Lì ha trovato rifugio per la prima notte, sistemandosi in un anfratto sotto a una scala esterna nel cortile del Giustinianeo. Il giorno successivo, ossia lunedì, ha riferito di averlo trascorso camminando per le strade della città e ha spigato di essere riuscita a procurarsi qualcosa da mangiare grazie alla generosità di alcuni passanti. A sera, eccola tornare nel rifugio di fortuna all'esterno dell'ospedale per poi ripartire, ieri mattina, per un'altra camminata verso i giardini dell'Arena.

L'ITINERARIO
Unità cinofile con i cani molecolari, elicotteri, gommoni, sommozzatori e unità di terra. Imponente è la macchina dei soccorsi attivata per ritrovare Mariam Zaouak. L'hanno cercata in ogni angolo dell'enorme stabilimento Ikea, lungo le strade vicine, nei campi di San Lazzaro e dentro il laghetto artificiale di Padova Est. Da terra, nell'acqua, anche dal cielo sorvolando il fiume Brenta. A trovarla invece sono stati i carabinieri che a piedi hanno perlustrato l'area tra l'ospedale e i giardini dell'Arena. Lei quando li ha visti ha cercato di allontanarsi, ma dopo averla rassicurata sono riusciti a convincerla a seguirli.
L'allarme era scattato già domenica sera: la madre e la sorella, con cui la 27enne aveva raggiunto il negozio di via Fraccalanza, dopo aver tentato invano di chiamarla al cellulare e averla cercata attorno allo stabile, hanno allertato il personale del negozio. Poi, con la denuncia di scomparsa, la Prefettura ha attivato il piano di ricerca persone.
Non essendoci stato alcun preavviso che potesse far pensare all'allontanamento volontario nessuna ipotesi poteva essere esclusa, compresa quella di un incidente o del coinvolgimento di terze persone. Lunedì sia i carabinieri che i vigili del fuoco hanno passato al setaccio sia l'interno che l'esterno del grande edificio. Tutti i parcheggi, specie quello coperto al pianterreno e il multipiano, sono stati battuti palmo a palmo anche dalle unità cinofile.

IL FIUTO DEI CANI
Ai cani molecolari sono stati fatti fiutare pilastri, carrelli, accessi e uscite dal negozio, scale e locali normalmente non accessibili al pubblico temendo che la giovane potesse esservi finita per errore. Le capillari ricerche però non hanno dato esito, così già lunedì pomeriggio si è levato in volo sulla zona l'elicottero dei vigili del fuoco, mentre i sommozzatori scandagliavano il vicino bacino idrico, fra la tangenziale e via Franceschini.
Ieri mattina si è tornati a sorvolare la zona del Brenta, mentre attraverso la traccia gps del telefonino della ragazza le squadre di terra si sono portate in zona stazione. In via Porciglia un carabiniere l'ha incrociata. L'ha subito riconosciuta, ma quando ha provato ad avvicinarla lei ha cambiato direzione allungando il passo per cercare di allontanarsi. Una volta raggiunta e spiegato con quanta angoscia tutti la stessero cercando, la 27enne si è però fermata e ha acconsentito a tornare sui suoi passi.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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