Mille denunce per spaccio: Padova sempre prima in Italia

Martedì 14 Dicembre 2021 di Alberto Rodighiero
Mille denunce per spaccio: Padova sempre prima in Italia

PADOVA - Per l'annuale classifica sulla qualità della vita del Sole 24 ore Padova si piazza al 33° posto in Italia, ma ancora una volta è condannata al primo per quel che riguarda chi registra più reati legati agli stupefacenti.

Ma il sindaco Sergio Giordani si affretta a dare subito la propria lettura: «I dati sono relativi ai reati denunciati dalle forze dell'ordine che su questo fronte stanno facendo un lavoro eccezionale. Rispetto al 2015, per esempio, i sequestri di stupefacenti da parte della Polizia locale sono aumentati di 100 volte».

I NUMERI

I dati elaborati dal quotidiano economico sono su scala provinciale quindi non riguardano solamente la città. Detto questo, però, non vi è alcun dubbio che, per quel che riguarda i reati legati alla droga, il capoluogo la fa di gran lunga da protagonista. E Padova è al 107esimo posto in classifica per qual che riguarda i reati legati agli stupefacenti. Di fatto l'ultima in classifica preceduta da Catanzaro e Prato. Anche nella graduata generale legata alle voci Giustizia e sicurezza la città non brilla. Si posiziona, infatti, in 84esima posizione, preceduta da Vibo Valentia, Taranto e Reggio Calabria. Numeri che ieri mattina hanno fatto salire sugli scudi l'opposizione chiamando subito alla risposta Giordani: «I dati sul contrasto alla droga ci dicono che le forze dell'ordine stanno facendo un lavoro immenso ha commentato nel pomeriggio il primo cittadino I numeri si basano sui reati denunciati da polizia, carabinieri, polizia locale e guardia di finanza. Numeri che testimoniano un impegno senza tregua nei confronti dello spaccio e del consumo di stupefacenti». «A chi ci attacca ha rincarato la dose Giordani facciamo presente un dato che parla da solo. Nel 2015, quando di certo non ero io alla guida della città, tra marijuana, hashish e cocaina sono stati sequestrati 32,94 grammi di stupefacente. Quest'anno, invece, anche grazie ai 4 cani antidroga che ha acquistato questa amministrazione, abbiamo sequestrato oltre 3 chili di stupefacenti, 100 volte tanto rispetto a chi ci ha preceduto e ora fa polemica». Per quel che riguarda la classifica generale, invece, Padova è appunto 33 esima e perde due posizioni rispetto al 2020.


LE ALTRE NOTE

I numeri del Sole, però, riservano anche qualche nota positiva. Andando alla sezione affari e lavoro Padova guadagna addirittura 32 posizioni (nono posto in classifica), mentre nella sezione demografia e società si registra un + 29 scalando la classifica fino al settimo posto. Le note dolenti, con ben 33 posizioni in meno sono da registrare però sul fronte ambiente e servizi (57° posto).


COME FUNZIONA

La 32esima edizione della storica indagine sulla qualità della vita nelle province italiane premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Nella classifica 2021 il capoluogo giuliano conquista anche il primato nell'indice tematico di «Cultura e tempo libero», arriva seconda in «Affari e lavoro» e quarta in «Ambiente e servizi». Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto. L'indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di indici sintetici (cioè che a loro volta aggregano più parametri): quest'anno il report consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia.

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