Pusher di coca, marijuana e hashish: raffica di arresti. Il covo nel casolare e lo spaccio anche nei bar

Mercoledì 17 Novembre 2021
Pusher di coca, marijuana e hashis: raffica di arresti. Il covo nel casolare e lo spaccio anche nei bar

PADOVA - Raffica di arresti a Padova per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, marijuana e hashish. Nell'operazione Mokka d'oro, messa in atto dai carabinieri di Este e dalle Stazioni di Tribano, Agna e del Nucleo Cinofili di Bologna, sono scattate le ordinanze cautelari personali, delle quali 2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, nei confronti di: N.H., marocchino, classe 1984 di Pozzonovo (O.C.C . carcere Rovigo);. A.E. classe 1970 di Este; (O.C.C. carcere Rovigo); R.D. classe 1978 di Agna (PD);( O.C.C. Arresti Domiciliari ). Sono inoltre state deferite in stato di libertà S.A. classe 1993 di Castelmassa (RO); F.S. classe 1973 di Este (PD); C.D. classe 1967 di Rovigo; N.A, marocchino classe 1985 di Pozzonovo; N.H. marocchino classe 1999 di Pozzonovo.
 

Il primo spacciatore di cocaina individuato è stato A.E., classe 1970 di Este, posto sotto stretto controllo: i militari hanno così scoperto che nell'ultimo anno il pusher aveva spacciato un chilo di coca a decine di fidati acquirenti della bassa padovana che incontrava nei bar della zona. Seguendo i suoi spostamenti è stato identificato il suo fornitore: il marocchino N.H.,  che aveva, nel suo casolare ubicato nei pressi dell’idrovora Ca' Giovanelli, in aperta campagna, un fiorente giro di spaccio di droga con decine e decine di clienti che, dal pomeriggio sino a notte fonda,  si recavano giornalmente per i loro acquisti di cocaina e per i clienti più giovani, hashish e marijuana.

Alcuni clienti sono stati controllati dai militari subito dopo "gli acquisti", immediato il ritiro della patente e la conseguente segnalazione all’Area delle tossicodipendenze della Prefettura. Uno di questi, R.D. classe 1978 di Agna (PD), aveva pensato bene di diventare a sua volta spacciatore, rifornendosi da N.H. di quantità destinate alla vendita, con un suo giro di affari illeciti e una propria rete di spaccio nelle sue zone.


Il loro modus operanti tipico era quello di frammentare gli approvvigionamenti di droga come sistema atto a minimizzare i rischi e le perdite, in ipotesi di eventuali sequestri, tanto da arrivare a procedere, qualora non fossero pienamente sicuri o messi in allarme durante la loro attività illegale, con lo spaccio “porta a porta”, direttamente a casa dei tossicodipendenti. Sono stati sequestrati, in diverse operazioni, 35 grammi di cocaina, 60 grammi di marijuana e 10 di hashish, bilancini di precisione per la pesatura della sostanza e materiale per il confezionamento della stessa. Sono inoltre stati identificati altri 4 spacciatori e un cliente C.D. classe 1967 di Rovigo, deferito per favoreggiamento dell’attività illecita di NH. Con l’indagato A.E. classe 1970 di Este che si riforniva anche da un altro marocchino S.A. classe 1993 di Castelmassa (RO), collaborava la moglie F.S. classe 1973 di Este, mentre con N. H. collaboravano il fratello N.A, classe 1985 e cugino N.H. classe 1999, presentandosi agli appuntamenti con i clienti e cedendo la droga ai clienti del casolare. La rete criminale era cosi ricostruita nei dettagli e ha permesso di accertare da parte dell’organizzazione, uno smercio nell’ultimo anno di circa 5 chili di cocaina e altre quantità ingenti di marijuana e hashish. Su quest’ultimo visto la gravità della sua condotta il GIP ne disponeva la tempestiva comunicazione alla Questura di Padova per l’eventuale espulsione dal territorio nazionale dopo gli arresti e all’Autorità Consolare.

Ultimo aggiornamento: 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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