Spacciatore espulso e rispedito in Tunisia, ma dopo due mesi è già tornato in città

Mercoledì 10 Maggio 2023 di Marco Aldighieri
Spacciatore espulso e rispedito in Tunisia, ma dopo due mesi è già tornato in città

PADOVA - Poco meno di due mesi e mezzo fa era stato espulso dall'Italia e da Padova. Lo Stato, su ordine del Questore, il 23 febbraio lo ha imbarcato in un volo diretto in Tunisia. Ma Montazar Barouni, 22 anni e con alle spalle un patteggiamento per spaccio di stupefacenti, è tornato nella città del Santo.

Lo hanno "pizzicato" lunedì, in via Sarpi a pochi passi dallo scalo ferroviario, gli uomini della Squadra mobile. I poliziotti, sempre nella stessa giornata, hanno anche messo a segno un blitz in un appartamento di via Valvasori. All'interno hanno trovato e sequestrato droga e documenti falsi. In manette sono finiti due connazionali di Barouni.


IL RIMPATRIO
Il giovane cittadino nordafricano era stato raggiunto dal provvedimento di espulsione del Prefetto e del Questore. Barouni, il 10 giugno dell'anno scorso è stato arrestato perchè trovato in possesso di dieci dosi di cocaina. Il giorno dopo è stato processato con il rito della direttissima. E ha ottenuto un patteggiamento di sei mesi con la sospensione della pena e una multa da pagare di mille euro. Ma il 23 di febbraio di quest'anno è stato imbarcato da Gorizia in un volo per la Tunisia e rimpatriato. Avrebbe dovuto rimanere lontano dall'Italia per almeno cinque anni, invece il 22enne tunisino ha fatto ritorno a Padova. Lunedì, durante un controllo del territorio, è stato trovato dagli uomini della Squadra mobile in via Sarpi e arrestato. Secondo una prima ricostruzione, Barouni sarebbe riuscito a tornare in Italia imbarcandosi su un volo aereo decollato dalla Spagna. Così, due mesi e mezzo dopo la sua espulsione, è di nuovo sulle strade della nostra città. Il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, ha richiesto l'applicazione della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ma il giudice in direttissima ha convalidato l'arresto di Barouni difeso dall'avvocato Leonardo Arnau, e ha invece rigettato la richiesta di misura cautelare. Il legale ha chiesto il termine a difesa e il processo è stato rinviato all'11 di luglio. Il giudice ha anche rigettato la richiesta di nulla osta all'espulsione richiesta dalla Procura, proprio perché pende il procedimento penale.


LA COCAINA
Intanto, sempre nella giornata di lunedì, gli agenti della Squadra mobile hanno effettuato un blitz in un appartamento di via Valvasori abitato da due connazionali di Barouni. In casa i poliziotti hanno trovato e sequestrato 50 grammi di cocaina "caramellata" a carico di un tunisino di 26 anni arrestato. Poi, sempre durante la perquisizione in un'altra stanza della casa, hanno rivenuto un passaporto e una carta d'identità spagnole ma false. In questo caso è finito in manette un tunisino di 29 anni. I due sono stati accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, e di possesso e fabbricazione di documenti falsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci